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Guccione: «Basta commissari, subito la fusione delle Asi»

CATANZARO Perché continuano i commissariamenti degli enti sub-regionali? Perché le liquidazioni delle Agenzie non sono state completate? Sono le domande poste dall’ex assessore, oggi consigliere…

Pubblicato il: 31/07/2015 – 16:59
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Guccione: «Basta commissari, subito la fusione delle Asi»

CATANZARO Perché continuano i commissariamenti degli enti sub-regionali? Perché le liquidazioni delle Agenzie non sono state completate? Sono le domande poste dall’ex assessore, oggi consigliere regionale “semplice”, Carlo Guccione. «Quando abbiamo licenziato in sede di giunta regionale il provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (collegato alla manovra di finanza regionale 2015 approvato in Consiglio il 27 aprile 2015, numero 11) – spiega – abbiamo avuto modo di discutere la pratica deleteria di prolungare i commissariamenti degli enti sub-regionali e strumentali della Regione quali agenzie, aziende, fondazioni che hanno alimentato debiti e pratiche clientelari. All’articolo 2 comma 10, 11, 12, 13, abbiamo previsto le procedure di liquidazione dell’Azienda forestale regionale Afor, dell’Azienda per lo sviluppo dei servizi in agricoltura Arssa, dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio di Catanzaro Ardiss,l’accorpamento per le aree delle zone di sviluppo industriale, l’accorpamento delle Aziende regionali per l’edilizia residenziale Aterp e l’accorpamemto della fondazione Field all’Azienda Calabria lavoro».
Abbiamo operato – continua Guccione – una scelta chiara, tant’è che all’articolo 2 della legge 11/2015 al comma 14, abbiamo previsto che la mancata ottemperanza alle disposizioni di cui al presente articolo costituisce motivo di revoca nei confronti dei soggetti a qualunque titolo nominati dalla Regione negli enti sopracitati e al comma 15 abbiamo previsto proprio per rendere vincolante tale scelta che la violazione delle disposizioni del presente articolo è valutabile, altresì, ai fini della responsabilità amministrativa, contabile e disciplinare dei dirigenti.
Tutto ciò avrebbe dovuto concludersi entro oggi 31 luglio 2015, ma al momento non è dato sapere se e quanto previsto dalla legge 11 del 2015 sia stato portato a compimento.
Quello di cui sono certo è che, per l’accorpamento di tutte le Asi calabresi nel Corap, portato avanti egregiamente dal commissario Giulio Oliverio, dirigente dell’ex assessorato allo Sviluppo economico e Lavoro, nel momento in cui sono stato sostituito era già pronto il dispositivo del decreto del presidente della giunta di chiusura delle vecchie Asi e di costituzione del nuovo organismo unico regionale Corap».
«La costituzione del nuovo ente – conclude – porterebbe una sensibile riduzione dei costi, basti pensare ai cinque collegi dei revisori dei conti, per un totale di 15 revisori, e all’eliminazione di cinque organismi di gestione delle varie Asi, avrebbe posto fine agli sprechi e all’aumento dei debiti da parte delle stesse Asi e porterebbe a creare le condizioni per una politica industriale programmata a livello regionale e non attraverso visioni localistiche.
Il mio augurio è che queste procedure siano state portate a compimento e che non si sia ceduto a logiche di potere, a interessi di parte e al perpetrarsi di un uso distorto delle risorse pubbliche».

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