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Romeo: «Atto di guerra al sindaco e alla democrazia»

REGGIO CALABRIA «L’ennesimo atto criminale andato in scena a Gioiosa Ionica non può rimanere senza risposte. L’incendio di due mezzi della nettezza urbana, nella notte di capodanno, non è soltanto un…

Pubblicato il: 01/01/2016 – 18:10
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Romeo: «Atto di guerra al sindaco e alla democrazia»

REGGIO CALABRIA «L’ennesimo atto criminale andato in scena a Gioiosa Ionica non può rimanere senza risposte. L’incendio di due mezzi della nettezza urbana, nella notte di capodanno, non è soltanto uno squallido atto intimidatorio, ma alla luce di quanto accaduto alle autovetture di Salvatore Fuda pochi giorni fa, rappresenta un atto di guerra al sindaco ed alla democrazia». E’ quanto afferma Sebi Romeo, capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale. «Evidentemente – prosegue il consigliere regionale – chi era abituato a gestire le risorse dei cittadini attraverso appalti e forniture non si rassegna ad una amministrazione comunale impegnata a tenere fuori gli interessi criminali dalla cosa pubblica. Sappiano che Salvatore Fuda non è solo e che questa guerra la perderanno. Sono certo che le forze dell’ordine e la magistratura individueranno presto i responsabili e che il popolo di Gioiosa reagirà, come da storia, in maniera netta e democratica». 

«L’incendio doloso di due mezzi per la raccolta dei rifiuti appena acquistati dal Comune di Gioiosa Ionica è l’ennesimo atto intimidatorio ai danni dell’amministrazione comunale guidata dal giovane sindaco Salvatore Fuda», ha affermato in una nota la deputata del Partito democratico, Enza Bruno Bossio. «In attesa che forze dell’ordine e magistratura facciamo al più presto piena luce su mandanti ed esecutori di questi gesti vigliacchi, voglio far pervenire a Salvatore Fuda e all’amministrazione da lui guidata la mia più sentita vicinanza e solidarietà e l’invito a non mollare sulla strada del cambiamento intrapresa. Chi si è illuso di bloccare questo processo di cambiamento con la minaccia e la violenza è destinato a restare deluso. Mi sono già attivata con la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi affinchè su questo come su altre episodi di minacce e intimidazioni si assumano al più presto ulteriori e più incisivi provvedimenti. È necessario infatti avere consapevolezza – prosegue Bruno Bossio – che questo fenomeno in Calabria ha assunto il carattere di una vera e propria emergenza nazionale che non può non essere affrontato se non nel quadro di una generale assunzione di responsabilità di tutte le forze e le istituzioni democratiche».

«Quanto sta accadendo a Gioiosa Jonica ha dell’assurdo, vergognoso ed inquietante», ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, Federica Roccisano, a seguito dei fatti accaduti nella vigilia di Capodanno a Gioiosa. «La politica, le istituzioni devono reagire senza indugio e senza tentennamenti non solo manifestando la solidarietà agli amministratori e alla comunità gioiosana ma, assumendo iniziative concrete che incidano sulla vivibilità, sulla tutela dei diritti e della legalità».

«Avremmo voluto scrivere di un San Silvestro diverso e non di quello che ha visto le fiamme di due camion della spazzatura di proprietà del comune di Gioiosa Jonica», è il messaggio del Partito democratico di Gioiosa Jonica. «Siamo allibiti ed increduli per quanto accaduto. Gioiosa sembra essere presa di mira da balordi prepotenti che tentano di intimorire una intera comunità. Non meno di un mese fa – si legge ancora nella nota – eravamo tutti insieme accanto al sindaco ed amico Salvatore Fuda dopo l’intimidazione subita. Ora, siamo qui di nuovo a manifestare la nostra solidarietà e il nostro sdegno insieme a tutti gli amministratori e cittadini gioiosani, forti del l’insegnamento di Falcone che sosteneva che “si muore generalmente perché si è soli”. Gioiosa Jonica vuole vivere e non da sola. Siamo certi – concludono gli esponenti democrat – che gli inquirenti individueranno i vigliacchi responsabili di questo vile gesto: sarà il loro modo di esprimere alla cittadinanza ed agli amministratori di questo paese la loro vicinanza e quella delle istituzioni».

 

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