Dieta mediterranea, Grillo contro il «campanilismo bruzio»
VIBO VALENTIA «La protesta che giunge dal consiglio comunale di Nicotera è legittima è giusta, e non può rimanere inascoltata. Bene fanno sindaco e amministrazione ad essere preoccupati e ad alzare i…

VIBO VALENTIA «La protesta che giunge dal consiglio comunale di Nicotera è legittima è giusta, e non può rimanere inascoltata. Bene fanno sindaco e amministrazione ad essere preoccupati e ad alzare il tono della protesta a tutela di un tema, quello sulla dieta mediterranea, che la storia ha accomunato alla cittadina tirrenica e che certa politica tenta di sottrarre». È quanto sostiene Alfonso Grillo, coordinatore del Ncd per la provincia di Vibo e già promotore di una legge sulla dieta mediterranea approvata nella passata legislatura.
«Non si comprende – argomenta Grillo in una nota – la superficialità con la quale i rappresentanti regionali del nostro territorio hanno affrontato l’argomento. Inspiegabili e preoccupanti, infatti, sono le parole di soddisfazione, per la verità timide, quasi timorose, che hanno accompagnato il passaggio in terza commissione della proposta di legge 54. Le polemiche che sta suscitando tale proposta che, a parte qualche riepilogo storiografico e scientifico, non presenta alcun elemento di novità, dovrebbero far riflettere quanti ostinatamente vogliono abrogare la legge 45/2013 che era e resta quella accolta dal mondo scientifico, dalle forze politiche, e dalle associazioni con entusiasmo».
«La storia ci insegna – prosegue l’ex consigliere regionale – che quando una legge non è amata prima o poi viene superata. Dunque, se proprio non se ne può fare a meno si integri la 45/2013 e si dia attuazione senza perdere ulteriore tempo prezioso. La Calabria pur detenendo il primato sul tema è indietro rispetto ad altre regioni come Puglia e Campania che da tempo sono dotati di strumenti legislativi efficienti che hanno consentito a queste regioni di primeggiare all’esposizione mondiale sull’alimentazione. In Calabria invece – aggiunge Grillo – nulla si muove senza prima essere condito di campanilismo bruzio. Ciò che preoccupa è che tutto avviene sotto lo sguardo autistico dei rappresentanti regionali del territorio, i quali, addirittura, hanno avuto parole di soddisfazione, per la verità timide, quasi timorose, nei confronti di una proposta che di fatto priva Nicotera e la provincia di Vibo Valentia della centralità sul tema. Mi domando com’è possibile mettere da parte la tutela del territorio per questuare le simpatie politiche. Si sforzino – conclude – di essere più originali, e si impegnino a valorizzare ciò che, con sacrificio e duro lavoro, si è ottenuto dopo 50 anni di assoluto silenzio, ancora si è in tempo».