Reggio, i primi passi di Castore e Polluce
REGGIO CALABRIA Anticorruzione e trasparenza, reclutamento del personale e acquisizione di beni e servizi. Sono state approvate, con 25 voti favorevoli e un’astensione, le linee guida per le società…

REGGIO CALABRIA Anticorruzione e trasparenza, reclutamento del personale e acquisizione di beni e servizi. Sono state approvate, con 25 voti favorevoli e un’astensione, le linee guida per le società in house “Castore” e “Polluce” che subentreranno alle partecipate, ormai in liquidazione, nella gestione dei servizi pubblici locali e di quelli strumentali.
L’atto di indirizzo è stato al centro della seduta, durata circa tre ore e caratterizzata da un lungo dibattito e da momenti di tensione.
La società Castore si occuperà di reti stradali e pronto intervento, segnaletica, pubblica illuminazione, verde pubblico, servizi cimiteriali, tapis roulant e servizi idrici, carro attrezzi e custodia veicoli rimossi, gestione, manutenzione custodia e pulizia dei servizi igienici comunali, custodia e pulizia dei siti archeologici, custodia e pulizia impianti sportivi non lucrativi. Alla “Polluce” vengono affidati, invece, i servizi strumentali, quali il centro direzionale.
Ampio spazio è stato dedicato alla parte relativa al reclutamento del personale e, quindi, delle assunzioni. Tra i criteri relativi alle procedure di reclutamento, spicca “il rispetto della legge regionale 28 del 2008” sulla ricollocazione del personale dipendente di società “che può essere assorbito previo esperimento di apposite procedure selettive da altre società a capitale interamente pubblico controllate dallo stesso o da altri enti”. Nelle linee guida inerenti alle assunzioni rientrano altresì “il rispetto del principio di pari opportunità di genere in ogni fase della selezione” e “una quota di riserva per le vittime della criminalità organizzata residenti nella provincia di Reggio Calabria”. La commissione di selezione dovrà essere formata da tre esperti, “scelti tra docenti, funzionari delle pubbliche amministrazioni o esperti estranei alla pa che non siano componenti del Cda o degli organi del Comune, non ricoprano cariche politiche, non siano rappresentanti sindacali e non siano indagati per delitti contro la pubblica amministrazione o per reati di tipo mafioso”.
L’assemblea ha inoltre approvato all’unanimità la mozione presentata dal capogruppo di Forza Italia, Demetrio Marino, con la quale il consiglio comunale chiede al governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, il rinnovo dei tirocini per gli ex Multiservizi fino alla prove selettive.
La seduta del consiglio comunale si è chiusa con lo scontro tra il consigliere di minoranza, fresco del passaggio da Forza Italia al gruppo misto, Massimo Ripepi, e il capogruppo del Partito democratico Nino Castorina. Ripepi, durante la sua dichiarazione di voto ha chiesto le dimissioni dell’esponente democrat, in quanto «dipendente dell’europarlamentare Caputo, indagato per voto di scambio». Castorina, tuttavia, ha ribattuto, negando l’esistenza di un avviso di garanza per il deputato di Bruxelles e aggiungendo: «Non accetto lezioni di moralità da chi sfrutta la sofferenza per fini politici». La frase ha scatenato l’ira Ripepi e la bagarre finale in aula.