Omicidio a Catanzaro, perizia psichiatrica sul presunto colpevole

CATANZARO Sarà uno psichiatra di Salerno, Antonio Mautone, a effettuare gli accertamenti medici su Nicolas Sia, 19enne accusato di avere ucciso a coltellate il 18enne Marco Gentile lo scorso 24 ottobre a Catanzaro. Lo ha stabilito lunedì mattina il gip Carlo Saverio Ferraro che ha dato mandato allo psichiatra di accertare le capacità di intendere e volere di Sia, la capacità di stare in giudizio e di essere compatibile col regime carcerario.
L’incidente probatorio su Sia era stato richiesto proprio dai difensori del giovane, gli avvocati dello studio Pittelli, sulla base di una perizia che definirebbe Sia affetto da una grave patologia psichiatrica e incapace di intendere e volere al momento in cui ha compiuto l’omicidio. In apertura di udienza, i legali della famiglia della vittima, Salvatore Staiano, Arturo Bova e Antonio Lomonaco, avevano sollevato delle eccezioni – rigettate dal giudice – riguardo all’incidente probatorio, sostenendo che la parte offesa andasse avvisata alla richiesta e non alla fissazione dell’incidente probatorio.
Marco Gentile è stato ferito mortalmente con un coltello a serramanico in un sabato pomeriggio, a Catanzaro, mentre si trovava tra i giardini San Leonardo e l’ospedale Pugliese Ciaccio, zona di ritrovo dei giovani del capoluogo, con alcuni amici. Qui sarebbe stato raggiunto da Nicolas Sia e sarebbe nato tra i due un grave alterco. Inutile il trasporto di Gentile in ospedale: il ragazzo è morto a causa delle gravi ferite che aveva riportato alla gola e al petto. Il giorno dopo, gli agenti della Squadra Mobile hanno rintracciato Marco Gentile in una zona di campagna. L’accusa è quella di avere ucciso il 18enne nel corso di un litigio a causa del mancato pagamento di una dose di sostanza stupefacente.
La prossima udienza è stata fissata per il 21 marzo.

ale. tru.