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Mangialavori: «L'incarico a Pacenza svilisce il ruolo degli eletti»

REGGIO CALABRIA «In Calabria, nel silenzio dei partiti di maggioranza, assistiamo a una preoccupante deformazione del sistema democratico che non ha eguali nella storia del regionalismo e nessun ri…

Pubblicato il: 03/03/2016 – 11:21
Mangialavori: «L'incarico a Pacenza svilisce il ruolo degli eletti»

REGGIO CALABRIA «In Calabria, nel silenzio dei partiti di maggioranza, assistiamo a una preoccupante deformazione del sistema democratico che non ha eguali nella storia del regionalismo e nessun riscontro nelle altre regioni del Paese. In sostanza, il presidente Oliverio – sostiene il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori – forse perché ritiene che il suo ruolo sia assorbente di ogni altra istanza politica presente in consiglio regionale, su mandato del popolo o per via di una sfiducia totale verso le qualità degli eletti, sta azzerando completamente la politica. E riconducendo tutto nelle sue mani e in quelle di tecnici e consulenti, chiamati a occuparsi dei problemi della Calabria, che non hanno avuto alcun consenso dai calabresi. L’incarico straordinariamente delicato affidato al consulente Franco Pacenza è la piena dimostrazione di questo processo di svuotamento della politica. Davvero – chiede Mangialavori – non c’è un consigliere regionale di maggioranza eletto dai cittadini, in grado di prendersi di cura di un settore come la sanità che assorbe oltre il 70 per cento del bilancio?».
Aggiunge il consigliere regionale: «L’antipolitica (che in Italia fa presa profittando della crisi dei partiti), e i movimenti che la rappresentano fanno un baffo all’antipolitica del presidente Oliverio, che tende ad annullare il ruolo degli eletti e quindi uno dei tasselli più importanti di un sistema democratico. Se si aggiunge che l’attuale compagine di governo regionale è composta, dopo la cacciata dei politici, esclusivamente da tecnici e che il consiglio regionale è stato ridotto a passacarte con la consegna di non osare discutere i provvedimenti che arrivano dalla Giunta, si percepisce la conclusione cui si è pervenuti: il commissariamento della Regione e della politica e dunque lo strozzamento del confronto e del dibattito democratico. Tutto ciò, tra l’altro – conclude Mangialavori – non ha come esito la crescita economica e sociale della Calabria. Anzi, sta accadendo l’esatto contrario: senza il coinvolgimento delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, la Calabria sta pericolosamente arretrando e la bocciatura da parte del governo della legge urbanistica, approvata su ordine della Giunta e priva della necessaria concertazione, è la riprova di un’interpretazione sbagliata e anticostituzionale del ruolo del presidente di Regione che, giova ricordarlo, è eletto direttamente dal popolo come eletti direttamente dal popolo sono i consiglieri regionali, oggi considerati quasi come clandestini a bordo».

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