Estorsione mafiosa, assolto capo di Gabinetto della Questura di Catanzaro
CATANZARO Sono stati assolti dall’accusa di estorsione aggravata dalle modalità mafiose, con la formula per non aver commesso il fatto, Cosimo Miriello capo di gabinetto della Questura di Catanzaro e…

CATANZARO Sono stati assolti dall’accusa di estorsione aggravata dalle modalità mafiose, con la formula per non aver commesso il fatto, Cosimo Miriello capo di gabinetto della Questura di Catanzaro e Claudio Scardamaglia, imprenditore lametino indagato nell’ambito dell’inchiesta Andromeda, sulle attività illecite della consorteria lametina Iannazzo-Cannizzaro-Daponte. Nei confronti di Miriello e Scardamaglia, difesi entrambi dall’avvocato Francesco Gambardella, il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Elio Romano aveva chiesto rispettivamente sei anni e quattro mesi e quattro anni di reclusione. L’accusa formulata nei loro confronti nasceva proprio in seno alle indagini di Andromeda, dalle quali sarebbbe emerso che Miriello avrebbe chiesto un forte sconto al titolare di una ditta di mobili per l’acquisto di alcuni pezzi d’arredo avvalendosi della presenza e dell’intervento di Scardamaglia. Lo scorso tre marzo il gup di Catanzaro aveva concesso il rito abbreviato. Oggi l’assoluzione.
Alessia Truzzolillo
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