TSUNAMI RENDE | «Principe interessato ai voti della 'ndrangheta»
RENDE Sono Pierluigi Terrazzano, Roberto Violetta Calabrese e Adolfo Foggetti i pentiti che hanno aiutato gli investigatori della Dda di Catanzaro a ricostruire i rapporti tra i vertici del centrosin…

RENDE Sono Pierluigi Terrazzano, Roberto Violetta Calabrese e Adolfo Foggetti i pentiti che hanno aiutato gli investigatori della Dda di Catanzaro a ricostruire i rapporti tra i vertici del centrosinistra rendese – l’ex sottosegretario Sandro Principe, l’ex sindaco Umberto Bernaudo e l’ex assessore comunale Pietro Ruffolo – e gli esponenti apicali della cosca Lanzino-Ruà. In particolare, Pierluigi Terrazzano, in un verbale di interrogatorio del 27 dicembre 2012, racconta un incontro presso le piscine di Quattromiglia di Rende, in occasione della campagna elettorale per l’elezione a sindaco di Rende nel 2011, con Sandro Principe e il fratello di un dirigente comunale che non è indagato, ma è indicato dal pentito come «vicino ad ambienti massonici e politici». Per il collaboratore di giustizia, in un passaggio riportato nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di dieci persone, «dal momento che mio padre e la mia famiglia dispongono di un notevole bacino di voti (…), entrambi si mostrarono interessati a ricevere i nostri voti, anche perché erano ben consapevoli che noi avremmo mosso e orientato i voti della criminalità organizzata di cui noi facevamo parte».