Depuratore di Coda di Volpe, indagato un altro funzionario del Comune di Cosenza
COSENZA C’è un nuovo indagato nell’inchiesta che riguarda il depuratore di Coda di Volpe e che coinvolge due funzionari del Comune di Cosenza. Oltre all’ingegnere Arturo Bartucci (indagato dallo…

COSENZA C’è un nuovo indagato nell’inchiesta che riguarda il depuratore di Coda di Volpe e che coinvolge due funzionari del Comune di Cosenza. Oltre all’ingegnere Arturo Bartucci (indagato dallo scorso marzo), la Procura ha emesso un avviso di garanzia anche a carico dell’ingegnere Massimo De Paola. Nei giorni scorsi, infatti, la Guardia di finanza ha perquisito il suo ufficio a Palazzo dei Bruzi e ha sequestrato i supporti informatici e il pc di De Paola. La presenza dei militari delle fiamme gialle è stata notata, in particolare negli uffici dell’ingegnere De Paola, e già un mese fa altre perquisizioni erano state effettuate negli uffici di Bartucci, che ha curato lo studio di fattibilità sull’appalto per la depurazione. I due sono indagati per falso in concorso. L’inchiesta – coordinata dal procuratore aggiunto Marisa Manzini – vuole fare chiarezza su una determina del Comune che riguarda pagamenti per un valore di 600mila euro deliberati in favore della società che gestisce il depuratore di Coda di Volpe. Questa determina non sarebbe supportata da apposite fatture. È su questo che gli inquirenti hanno puntato gli obiettivi e per tale motivo è stata sequestrata una mole di documenti, ora al vaglio dei finanzieri. Negli uffici della Procura di Cosenza non trapela nulla a riguardo ma ciò che è certo è che si sta lavorando intensamente.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it