Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 21:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Attanasio conferma: «Mi ha preso a schiaffi e gli ho sparato»

COSENZA Francesco Attanasio ha confermato in pieno, anche davanti al gip del Tribunale di Cosenza Francesco Branda e al pm Giuseppe Visconti, la sua confessione in riferimento all’omicidio di Damiano…

Pubblicato il: 05/05/2016 – 16:25
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Attanasio conferma: «Mi ha preso a schiaffi e gli ho sparato»

COSENZA Francesco Attanasio ha confermato in pieno, anche davanti al gip del Tribunale di Cosenza Francesco Branda e al pm Giuseppe Visconti, la sua confessione in riferimento all’omicidio di Damiano Galizia, il 31enne di San Lorenzo Del Vallo, trovato morto lunedì 2 maggio in un appartamento in contrada Dattoli, nella zona universitaria di Rende. Il giovane – ha riferito il suo avvocato Gianluca Bilotta (difensore assieme alla collega Maria Gagliardi) – ha pianto per tutta la durata dell’interrogatorio: è provato e pentito per quanto accaduto. Ha, comunque, ammesso nuovamente – come già riferito agli inquirenti la notte del primo maggio fino all’alba del 2 maggio quando ha fatto ritrovare il cadavere del compaesano – di averlo ucciso in un momento in cui ha perso la lucidità, perché si è sentito aggredito dalla vittima che lo pressava per ottenere la restituzione di un prestito di 17mila euro. 
Attanasio ha confermato modalità e circostanze della lite degenerata, e ha ribadito più volte di essere affranto per quanto accaduto. Ma non ha omesso alcun particolare nella ricostruzione della vicenda. Una ricostruzione che coincide anche con i primi elementi emersi dalla autopsia sulla vittima che è stata eseguita nella tarda serata di mercoledì. Attanasio avrebbe esploso alcuni colpi di pistola, una Beretta calibro 9, che deteneva legalmente dopo che Galizia lo avrebbe preso a schiaffi mentre gli chiedeva indietro i soldi prestati. Il gip in serata dovrebbe convalidare il fermo ed emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Era stato Attanasio a far ritrovare ai poliziotti la Santabarbara, rinvenuta in un box di Quattromiglia, in uso a Damiano Galizia. Ma, a suo dire, non era a conoscenza di che tipo di materiale la vittima avesse conservato in quel luogo: aveva però dei sospetti che lo hanno portato a segnalare quel box alla polizia. Tutto ciò qualche ora prima della lite finita in tragedia lo scorso 26 aprile. Cinque giorni dopo la confessione shock di Attanasio e il ritrovamento del cadavere di Galizia, che proprio lunedì 2 maggio è diventato papà.

mi. mo.

Argomenti
Categorie collegate

x

x