«La Calabria può divenire modello per il Sud»
CATANZARO Ancora una presentazione per il Programma di sviluppo rurale 2014-20. L’occasione, questa volta, si presentata per l’arrivo in Calabria del ministro per le Politiche Agricole Maurizio Marti…

CATANZARO Ancora una presentazione per il Programma di sviluppo rurale 2014-20. L’occasione, questa volta, si presentata per l’arrivo in Calabria del ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, il quale è stato invitato dal governatore Mario Oliverio a partecipare all’incontro sui temi del Psr con gli agricoltori e le associazioni di categoria.
Da Coldiretti a Copagri, passando per Confagricoltura e Cia, che con i rispettivi presidenti regionali sono intervenuti per sottolineare ancora una volta le difficoltà del settore agricolo.
Nicodemo Podella (Cia), Alberto Statti (Confagricoltura), Pietro Molinaro (Coldiretti) e Luigi Iemma (Copagri) hanno così potuto parlare direttamente al ministro dopo che nei giorni scorsi avevano portato le loro rimostranze fin sotto alle finestre del governatore Oliverio con una manifestazione che aveva coinvolto oltre un migliaio di agricoltori.
Le problematiche evidenziate sono quelle ormai note: dall’annoso ritardo nei pagamenti delle spettanze 2014 fino alla lentezza nella lavorazione delle pratiche dovute ad una burocrazia elefantiaca, tutti problemi già noti ad Oliverio. Ma anche allo stesso ministro che non si è nascosto dietro un dito: «Sappiamo che ci sono delle difficoltà e non lo nascondiamo – ha detto -, ma siamo convinti che con questo strumento la Calabria possa dare impulso al settore dell’agricoltura che qui ha enormi potenzialità. Per farlo, mi piacerebbe che si iniziasse a parlare di organizzazione degli interventi e delle misure. Questo Psr è un enorme passo in avanti per l’agricoltura calabrese perché mette in campo degli strumenti che davvero possono aiutare l’intero comparto. Con la giusta collaborazione tra Regione, Ministero e agricoltori, sono convinto che la Calabria possa diventare un modello per l’intero Mezzogiorno, ma senza organizzazione non c’è possibilità per il comparto di generare reddito».
Il presidente Oliverio, nel corso del suo intervento, dopo aver ringraziato il ministro Martina per «il grande lavoro che sta portando avanti per ricollocare l’agricoltura del nostro Paese ai livelli che essa merita» e tessuto le lodi del settore vitivinicolo per il successo raccolto al Vinitaly dello scorso aprile, ha colto l’occasione per ribadire i capisaldi del Psr: «Abbiamo scelto di costruire il Piano perseguendo l’esigenza di potenziare le filiere produttive perché ci sono settori dall’alto valore economico che oggi non vengono sfruttati a dovere. Penso, ad esempio, alla produzione di olio: oggi, solo il dieci percento dell’olio prodotto in Calabria viene imbottigliato qui e questo non è accettabile. Vogliamo poi promuovere il rinnovamento generazionale– ha aggiunto -, grazie ad un sistema di incentivi per le nuove aziende agricole che nasceranno dai giovani calabresi. Infine sappiamo bene che è necessario lavorare affinché si snelliscano le procedure burocratiche e tutto l’iter per l’approvazione delle domande: non è possibile che si aspettino anni per una risposta che quando arriva è ormai inutile. In questo senso – ha concluso il governatore -, la digitalizzazione dei processi sarà fondamentale per dare l’impulso necessario a tutte le procedure».
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it