Una "rigenerazione" culturale per costruire la Città metropolitana
REGGIO CALABRIA Analizzare le aree metropolitane attraverso un approccio multidisciplinare per poter fornire spunti tecnici per uno sviluppo urbano sostenibile. Con questo obiettivo si è aperto uffic…

REGGIO CALABRIA Analizzare le aree metropolitane attraverso un approccio multidisciplinare per poter fornire spunti tecnici per uno sviluppo urbano sostenibile. Con questo obiettivo si è aperto ufficialmente a Reggio Calabria il simposio internazionale “New Metropolitan perspectives” organizzato dal Laboratorio di valutazioni economico estimative (LaborEst) dell’Università Mediterranea. «Le Città metropolitane – ha affermato Francesco Calabrò, direttore LaborEst (insieme a Lucia Della Spina) – rappresentano un tema estremamente complesso che richiede l’apporto di più specialismi. Il simposio farà dialogare settori disciplinari diversi proprio perché solo insieme possiamo trovare le soluzioni più idonee». Quindici sessioni di studio e dieci eventi speciali tesseranno gli atti che in conclusione verranno pubblicati dalla casa editrice anglosassone “Elsevier” e sottoposti per l’indicizzazione dalle principali banche dati internazionali. «Speriamo, come avvenuto nella prima edizione dell’evento, che gli atti possano essere indicizzati. Questo significa – ha continuato il professore – che i risultati del simposio saranno a disposizione della comunità scientifica di tutto il mondo». Le tematiche trattate, durante la tre giorni, spazieranno dall’economia urbana alla dieta mediterranea, dall’urbanistica alla valutazione economica dei progetti fino ad arrivare a tematiche legate al mondo rurale e al patrimonio culturale. «Quest’anno abbiamo affiancato alle sessioni scientifiche una serie di eventi speciali di approfondimento di alcune questioni che riteniamo cruciali rispetto alla Città metropolitana. Nelle prime si confronterà il mondo accademico dal punto di vista teorico, mentre nei secondi si tenterà un primo momento di confronto tra il mondo accademico e i decisori politici e gli attori locali». I presenti all’apertura ufficiale dei lavori hanno fornito i primi spunti di riflessione che saranno poi analizzati da tecnici e studiosi. L’attenzione è stata rivolta al territorio con particolare riferimento alle infrastrutture (e alla loro scarsa efficienza), alla necessità di valorizzare le aree interne e alla potenzialità delle sinergie tra Ateneo e istituzioni. In ottica di pianificazione strategica riflettori puntati anche al termine “rigenerazione”. Luigi Fusco Girard del Centro ricerche Calza Bini sta portando avanti degli studi sulla rigenerazione delle aree portuali ma più in generale pone sul tavolo di discussione il tema della “rigenerazione” culturale. «Noi – ha dichiarato – abbiamo un disperato bisogno di migliorare la produttività delle città. In questo quadro le Città metropolitane sono i luoghi dove si concentrano servizi, attività, popolazione ovvero un sistema molto complesso votato proprio a migliorare la produttività. In questi luoghi ogni cosa e ogni soggetto inter-dipende con tutto il resto e per far legare il piano urbanistico territoriale all’incremento di produttività le università sono i primi enti chiamati in causa per produrre gli strumenti conoscitivi utili a trovare le vie da intraprendere. Sono convinto che non sia sufficiente puntare sulla produzione di infrastrutture ma è necessario costruire ed infondere in ogni abitante una cultura di interessi generale. È la “rigenerazione” culturale – ha concluso – che può trasformare modelli, visioni in azioni concrete in politica».
Antonella Chirico
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