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La partita della Reggina nel mirino della camorra

NAPOLI Sono due le partite per le quali la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ipotizza il reato di frode sportiva. La prima è Modena-Avellino del 17 marzo 2014; la seconda è Avellino-Reggin…

Pubblicato il: 23/05/2016 – 8:25
La partita della Reggina nel mirino della camorra

NAPOLI Sono due le partite per le quali la Direzione distrettuale antimafia di Napoli ipotizza il reato di frode sportiva. La prima è Modena-Avellino del 17 marzo 2014; la seconda è Avellino-Reggina del 25 maggio dello stesso anno.
Secondo gli inquirenti Antonio e Umberto Accurso, entrambi ritenuti esponenti del clan “Vanella Grassi”, avrebbero promesso 200.000 euro e poi consegnato materialmente 30.000 euro al calciatore Francesco Millesi, attraverso l’intermediario l’ex calciatore Luca Pini. Millesi avrebbe utilizzato tale somma – sempre secondo l’accusa – per corrompere altri giocatori; in particolare, avrebbe “influito” su Maurizio Peccarisi per favorire la rete del Modena contro l’Avellino in conformità dell’accordo illecito. Sulla partito gli Accurso avrebbero scommesso 400.000 euro, guadagnandone 60.000. Per quanto riguarda l’altro capo di imputazione, relativo alla partita Avellino-Reggina, Antonio Accurso è accusato di aver offerto 50.000 euro, consegnati sempre attraverso Luca Pini a Millesi che li avrebbe utilizzati per corrompere giocatori della Reggina non identificati e favorire la vittoria dell’Avellino sulla quale lo stesso Accurso aveva scommesso 400.000 euro guadagnandone 110.000.

PRATICÒ: NOI ESTRANEI «Ad oggi siamo Asd Reggio Calabria, e quindi una società che non ha nulla a che vedere con i fatti contestati dalla Dda di Napoli». Lo ha detto Mimmo Praticò, presidente dalla Asd Reggio Calabria in merito all’inchiesta della Dda. «Della vicenda oggetto dell’inchiesta – ha aggiunto Praticò – non so nulla». La società denominata Reggina, alla fine della stagione 2014-2015 è stata retrocessa ma, pur senza fallire, non si è iscritta – dopo 30 anni tra i professionisti – al campionato di Lega Pro per problemi economici. È nata così una nuova società, la Asd Reggio Calabria, formata da un gruppo di imprenditori e professionisti della città guidato da Mimmo Praticò, ex presidente regionale del Coni e imprenditore da sempre vicino alla Reggina, che si è regolarmente iscritta alla Lega Pro concludendo il campionato ai play off, ma venendo eliminata in semifinale dalla Paganese.

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