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Catanzaro, storia di un Tribunale al collasso

CATANZARO «Si lavora ai limiti della resistenza umana». Così il presidente del Tribunale di Catanzaro Domenico Ielasi descrive la realtà dell’ufficio giudiziario del capoluogo calabrese. Questa mat…

Pubblicato il: 17/06/2016 – 12:59
Catanzaro, storia di un Tribunale al collasso

CATANZARO «Si lavora ai limiti della resistenza umana». Così il presidente del Tribunale di Catanzaro Domenico Ielasi descrive la realtà dell’ufficio giudiziario del capoluogo calabrese. Questa mattina il magistrato ha voluto incontrare i giornalisti per lanciare l’ennesimo appello al ministero della Giustizia e al Csm. «Già all’indomani del mio insediamento, avvenuto nel 2010 – ha detto – avevo segnalato al Guardasigilli le gravi carenze del Tribunale. Due anni fa, invece, assieme ai vertici del distretto giudiziario siamo stati ricevuti al ministero, abbiamo portato dati e numeri sui vuoti di organico e carichi di lavoro, ma nulla è cambiato». 
Restano scoperti sette posti, ma, sottolinea Ielasi, «anche fossero coperti, comunque la pianta organica sarebbe insufficiente a far fronte alle esigenze di un Tribunale che ha competenza su quattro delle cinque province calabresi con una presenza della criminalità organizzata assolutamente allarmante». Al dibattimento, ha spiegato, pendono oltre 5.000 processi penali; «estremamente grave» è la situazione dell’ufficio gip-gup; il Tribunale del Riesame «opera solo con magistrati di prima nomina»; sarebbero previste due Corti d’Assise ma la seconda è «congelata» da 8 anni, «è la fotografia di un tribunale di frontiera». «Per far fronte all’emergenza – ha spiegato Ielasi – si ricorre all’applicazione di giudici dalla sezione civile, ma spesso preferiscono chiedere il trasferimento ad altro tribunale piuttosto che essere applicati all’ufficio gip». 
Ma non è solo un problema di organico, gravi deficit si registrano anche nelle strutture: «La nuova ala del Tribunale doveva essere terminata quattro anni fa e invece è ancora un cantiere, un progetto nato male e cresciuto peggio. Come Tribunale abbiamo a disposizione solo due auto di servizio, e ci troviamo in dotazione computer vecchi e spesso non più funzionanti». A complicare la situazione ci sono i vuoti nell’organico del personale amministrativo. «Abbiamo scoperti circa il 30% dei ruoli» ha spiegato il direttore amministrativo del Tribunale di Catanzaro, Antonio Chiefalo. «Nei prossimi due anni – ha aggiunto – andranno in pensione circa 20 persone e non sappiamo se verranno mai rimpiazzate. Anche i due funzionari assegnati dalla Provincia non sono mai arrivati».

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