Ultimo aggiornamento alle 12:36
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Porto di Gioia, interventi urgenti per la sopravvivenza dei lavoratori

Le preoccupazioni e le denunce evidenziate precedentemente da parte della Fiom Cgil del Comprensorio di Gioia Tauro, inerenti le esternazioni di Mct. sugli esuberi all’interno del porto e le ricadu…

Pubblicato il: 20/06/2016 – 13:54

Le preoccupazioni e le denunce evidenziate precedentemente da parte della Fiom Cgil del Comprensorio di Gioia Tauro, inerenti le esternazioni di Mct. sugli esuberi all’interno del porto e le ricadute che avrebbe potuto causare nell’intera area industriale e alla Piana di Gioia Tauro, nostro malgrado si stanno verificando.
Infatti nei giorni scorsi, Mct ha comunicato alle organizzazioni sindacali di categoria che, sulla base del traffico dei container fino ad oggi arrivato a Gioia Tauro, vi è un esubero strutturale di circa 442 lavoratori.
Tale esubero è preoccupante e potrebbe aumentare, perché per effetto domino, andrebbe ad interessare nostro malgrado anche quelle aziende metalmeccaniche e non solo, che lavorano per Medcenter container terminal, sebbene queste lavorino già con dei contratti ai limiti della sostenibilità economica e a volte mettendo a rischio i lavoratori con turni massacranti con ripercussioni anche sulla sicurezza personale.
Crediamo che dinanzi al dramma sociale che si sta prefigurando, è necessario che il governo oltre ad inaugurare Musei ed elettrodotti (pure importanti), contestualmente debba provvedere con celerità e senso di responsabilità (anche a rimediare all’offesa che la popolazione calabrese ha subito rispetto all’investimento della LCV Capital Management che ha fatto retromarcia nell’indifferenza totale del governo), ad eseguire degli investimenti nell’area portuale ed industriale, trovando soluzioni che permettano al Porto e all’area industriale di essere attrattivi e competitivi sul piano nazionale ed europeo, partendo dalle infrastrutture, dal bacino di carenaggio, dai collegamenti tra il porto e le linee ferroviarie e stradali, dalla Zes, dall’abbattimento delle tasse d’ancoraggio, dalle accise sui carburanti e rendendo l’area industriale funzionale al porto e non solo.
Altresì crediamo che il governo regionale deve fare la sua parte unitamente alle amministrazioni locali, mettendo a disposizione mezzi e risorse per dare credibilità alla Calabria e alla piana di Gioia Tauro, riportando l’area industriale appetibile e funzionale, rendendo fruibili tutti quei capannoni dismessi, mettendoli a disposizione di coloro i quali ne facessero richiesta in modo gratuito, in modo tale che, nel primo periodo dello start up iniziale, le aziende siano esenti da oneri e sgravate anche dalle tasse di concessione, fornendogli i servizi essenziali, dalle linee di Adsl, della banda larga e ultra larga, dei servizi elettrici e di gas.
Tutto ciò legato ad impegni da parte delle aziende partendo dalle assunzioni a tempo indeterminato duraturi nel tempo, così facendo si renderebbe l’area industriale e portuale competitiva e attrattiva al fine di potersi confrontare con altre realtà produttive italiane ed europee.
Per fare tutto ciò c’è bisogno che il governo nazionale e regionale creino una rete di protezione sociale, al fine di mettere in sicurezza tutti quei lavoratori ricadenti nella 1^ e 2^ zona industriale ed area portuale, che oggi sono sotto ammortizzatori sociali e che hanno terminato la mobilita in deroga (Isotta Fraschini, All Service, Zincal, Blg, ecc…) dando loro la possibilità di poter usufruire in attesa della realizzazione di queste opere, di un sostentamento al reddito al fine della sopravvivenza delle loro famiglie ed ottenere in tal modo la possibilità di avere continuità di reddito.
Pertanto alla luce di quanto sopra detto, La Fiom Cgil auspica un intervento immediato degli organi competenti, dai rappresentanti di governo, dai parlamentari della Calabria, dal presidente della giunta regionale, dai Comuni della Piana, a sollecitare quanto richiesto e a trovare gli strumenti idonei che non siano solo gli ammortizzatori sociali, ma una serie di investimenti, capaci di fronteggiare lo stato di crisi in cui versa la Piana di Gioia Tauro, in modo tale che si possa fare riemergere il Porto, la sua area industriale e l’intera Calabria tanto depauperata.

*segretario generale Fiom

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x