di Pietro Bellantoni
25 giugno
MARIO OLIVERIO
(Governatore della Calabria)
25 giugno
ORLANDINO GRECO
(Consigliere regionale)
Convegno a Rende sulla nuova proposta di legge che prevede la realizzazione di 5 campi da golf. E insomma, come si allunga la stagione estiva? «Con uno swing perfetto».
26 giugno
MARILINA INTRIERI
(Ex deputata e Garante dell’infanzia)
«Il Pd [di Crotone] è stato sconfitto con la Barbieri, scelta da pochi, con logiche incomprensibili, a Roma (…) il voto è contro un gruppuscolo autoreferenziale del Pd che per lotte intestine ha voluto una candidata priva di appeal e programma politico».
27 giugno
MAURIZIO TRICOLI
(Commissario Pd Crotone)
I giudizi di Intrieri? «Se il risultato delle urne resterà nella storia di questa tornata elettorale è anche per la iperattività mediatica di una folta schiera di “fantasmi della politica” e di “gruppi di sordomuti miracolati” che all’indomani della sconfitta, improvvisamente, si sono riscoperti analisti e politologi».
27 giugno
DALILA NESCI/1
(Deputata)
«La nostra terra non sarà più governata da mercanti alla Mario Oliverio, conosciuto come «Pallapalla», che dice una cosa e ne fa un’altra; che sbandiera discontinuità e poi conserva la poltrona a De Gaetano; che firma protocolli di legalità e poi tace sugli appalti dei nuovi ospedali; che si proclama giusto e poi nomina commissari abusivi; che parla di fondi europei e poi ne perde milioni; che promette di recuperare la Fondazione Campanella e poi rifiuta di agire; che afferma di lottare per la sanità e poi non impugna nemmeno un atto dei commissari Scura e Urbani».
27 giugno
DALILA NESCI/2
«Oliverio è identificato dal suo soprannome, «Pallapalla». È un politico bugiardo, teatrale e pericoloso. Agli inizi “Pallapalla” portava la barba lunga e professava un comunismo estremo. Guardatelo oggi, sdraiato davanti a Renzi e pronto a sponsorizzare il “Sì” alla riforma costituzionale dettata dai Draghi della finanza».
27 giugno
ALESSANDRO NICOLÒ
(Consigliere regionale)
«La giunta tace sui gravissimi ritardi accumulati e il perdurante immobilismo relativi ai fondi della Ue (…) non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e così mi si risponde parlando di bandi in corso di definizione e non di avvisi già aperti… Quando la realtà, ben conosciuta dagli addetti ai lavori e dagli imprenditori calabresi, è che dal 2014 ad oggi, evidentemente contagiati dal morbo “annuncite”-renziana, hanno solo annunciato e mai eseguito».
27 giugno
MAURO D’ACRI
(Consigliere regionale)
Nessuna frase da riportare, ma guardate quella cravatta.
28 giugno
MICHELE TREMATERRA
(Ex assessore regionale all’Agricoltura)
«Ma di quale ritardo il presidente [Oliverio] sta parlando? Al sottoscritto e alle autorità competenti non risulta nessun ritardo nella stesura del Programma di sviluppo rurale e al tempestivo invio dello stesso alla Commissione europea per la sua approvazione. Avvenuta, quella sì in fortissimo ritardo (penultimo Psr approvato in Italia), guarda caso sotto la sua gestione, peraltro inoltrata e fra l’altro senza nessuna significativa modifica rispetto a quanto presentato».
28 giugno
DALILA NESCI/3
Sul rapporto Agenas-Regione: «Oliverio è vittima di se stesso, dei suoi metodi stalinisti, della sua incapacità di amministrare e di scegliere buoni controllori negli uffici».
28 giugno
FRANCO PACENZA
(Delegato del governatore alla Sanità)
Caso Agenas. «I commissari [Scura e Urbani] promuovono loro stessi e in questa opera attivano relazioni e poteri che non rispondono ai poteri democratici calabresi».
29 giugno
VINCENZO CAPELLUPO
(Consigliere comunale Catanzaro)
«È proprio vero, il sindaco Abramo si ricandida alla guida della città capoluogo per la quarta volta nonostante il fallimento accertato della sua gestione. Sono già partite, infatti, le solite operazioni clientelari per la ricerca del consenso elettorale (…) Ma si sa a maggio del prossimo anno si vota e si spera che i cittadini si possano ricordare del contributo pubblico che il Comune elargisce nelle feste di quartiere. Ed ancora meglio, come da prassi, se a salutare e a farsi ringraziare dal palco della festa patronale, ci sta il sindaco Abramo e qualche suo consigliere comunale di riferimento. Per la serie: vediamo se i cittadini ci ricascano».
29 giugno
CARLO TANSI
(Responsabile Protezione civile Calabria)
«I poteri forti calabresi arrivano in alto, molto in alto a Roma e anche oltre. Hanno tarpato le ali alla regione. Chissà se saranno mai sputtanati. Ps parlo così perché credo di avere toccato interessi di alcune frange di potere che, ritengo, vadano ben oltre i confini regionali. Questo sistema è sostenuto da certa vecchia stampa, da certi microsindacati, da certa politica, a cui l’attuale guida regionale sta cercando di opporsi».
29 giugno
DALILA NESCI/4
«Avevamo previsto la difesa di Benedetto da parte di Oliverio. La sanità calabrese è un teatro in tre momenti: l’afflizione per una notizia d’impatto, l’inquietudine apparente e infine il miracolo del politico, che, parafrasando una famosa lettera paolina, “tutto copre”».
30 giugno
MIMMO TALLINI
(Consigliere regionale)
«La giunta regionale era già traballante, ma ora, dopo le batoste di Cosenza e Crotone, è come un pugile al tappeto. Non riesce a riprendersi in nessun modo».
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