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Ierace e la Film commission: «La mia esperienza a "Teatro Calabria"»

Riceviamo e pubblichiamo: Preg.ma redazione, mi permetto di scrivere queste poche righe al fine esclusivo di ringraziarvi per il servizio reso, in merito alla nomina di Presidente della Fondazione …

Pubblicato il: 05/07/2016 – 9:22
Ierace e la Film commission: «La mia esperienza a "Teatro Calabria"»

Riceviamo e pubblichiamo:

Preg.ma redazione, mi permetto di scrivere queste poche righe al fine esclusivo di ringraziarvi per il servizio reso, in merito alla nomina di Presidente della Fondazione “Film Commission Calabria” su cui presto dovrà pronunciarsi la commissione a ciò preposta, nell’auspicio si riesca ad individuare la figura più idonea a guidare le sorti di questo ente sub regionale che in passato non ha certamente navigato in buone acque.
Volevo semplicemente aggiungere, così come opportunamente ha fatto di recente anche l’avvocato Franzì, che anche il sottoscritto ha ritenuto di dovervi partecipare, sulla base dell’esistenza di oggettivi requisiti che probabilmente vanno ben oltre, la bellissima esperienza di candidato regionale nelle file del Psi.
Potrei da qui richiamare la mia esperienza quale amministratore del “Teatro Calabria”, su nomina dell’allora presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, in cui ci si cimentava nella programmazione dell’attività di teatro e della attigua e ben funzionante scuola per attori e registi diretta dal compianto drammaturgo Rodolfo Chirico e tanti altri esperti del settore, alle mie esperienze di presidente di un Centro antiviolenza, nonché di consulente esperto e addetto stampa di gruppi regionali e tante, tante altre importanti esperienze. Ma voglio così concludere, ringraziandovi comunque per il lavoro che prestate, sicuramente nell’interesse di una informazione libera e scevra da possibili pregiudizi. Grazie,

Emilio Ierace

Accogliamo con piacere il completamento del curriculum di Emilio Ierace, così come abbiamo accolto quello dell’avvocato Franzì. Scrivere di una candidatura in relazione al passato “pubblico” di un aspirante presidente della Film Commission ci pare davvero il minimo sindacale. Non è un tentativo di sminuire meriti artistici e competenze. D’altra parte, è quasi sempre la politica a scegliere gli uomini da piazzare nei posti in cui si “governano” iniziative culturali, come spiega bene Ierace in relazione al suo impegno nel “Teatro Calabria”. (ppp)

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