CATANZARO Il terzo millennio arriva anche alla Regione Calabria, il Psr 2014-2020 si apre al web ed all’invio delle domande di finanziamento online. Risparmio di tempo e di carta, dunque, ma non solo. Per dirla con le parole di Roberto D’Auria, coordinatore della direzione sviluppo rurale di Ismea, con la piattaforma “Business Plan Online Ismea” si punta a “mettere in condizione la Regione di avere dei progetti leggibili e standardizzati” accelerandone quindi l’iter istruttorio e facilitando la comprensione dei dati.
L’innovazione è stata presentata nella mattinata di mercoledì dai tecnici di Ismea, dal direttore generale del dipartimento regionale Agricoltura Carmelo Salvino e dall’Autorità di Gestione del Psr Alessandro Zanfino. Davanti a loro, nella Sala Verde della Cittadella regionale, circa trecento tra agricoltori e tecnici Interessati a conoscere la nuova metodica di istruzione pratiche.
Attraverso la sezione specifica creata sul sito internet di Ismea, si potrà quindi accedere ad una piattaforma informatica in cui sarà possibile costruire un business plan dettagliato sull’iniziativa per cui si richiede il finanziamento attraverso le misure previste dal Piano di sviluppo rurale. La piattaforma prevede anche una maschera per l’inserimento di una relazione descrittiva del progetto con cui fornire un’analisi qualitativa del progetto.
Una volta compilato in tutte le sue componenti economico-finanziarie e patrimoniali, il business plan sarà stampabile in formato pdf e potrà essere inoltrato alla Regione. In più, così costruito, il documento potrà essere un valido strumento di analisi e di previsione a cui eventuali altri finanziatori (le banche, ad esempio) potranno far riferimento per valutare il progetto. Soddisfatto per il passo avanti fatto dalla burocrazia regionale, Alessandro Zanfino: «Quella di oggi è una giornata importante perché presentiamo uno strumento eccezionale con cui ammoderniamo i processi. Si tratta di uno strumento unico per tutte le domande di investimento che quindi serve a standardizzare le domande e i processi. Con questo strumento, inoltre, possiamo verificare l’affidabilità finanziaria della aziende e quindi le ricadute che gli investimenti richiesti possono avere sull’azienda stessa e sul territorio. Mi sembra si tratti di una vera e utile novità per la nostra regione».
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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