Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 18:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Tutti i numeri del Piano di rientro

CATANZARO Non passa giorno senza che, dal Partito democratico, piovano strali sulla struttura che governa il Piano di rientro della sanità. L’ultima iniziativa – l’autosospensione del consigliere reg…

Pubblicato il: 28/07/2016 – 13:08
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Tutti i numeri del Piano di rientro

CATANZARO Non passa giorno senza che, dal Partito democratico, piovano strali sulla struttura che governa il Piano di rientro della sanità. L’ultima iniziativa – l’autosospensione del consigliere regionale Giuseppe Aieta – si è rivelata un mezzo autogol (l’atto contro il quale protestava era stato approvato dai commissari Scura e Urbani ma su “mandato” dell’Asp di Cosenza), ma il nodo politico resta: i dem vogliono “riprendersi” la sanità e “mandare a casa i commissari” (il copyright è di Ernesto Magorno). Il refrain tornerà anche nell’assemblea del partito. Dunque conviene, al di là delle questioni locali che restano in piedi, andare a verificare i dati che il commissariamento ha prodotto e il governo nazionale a guida Pd ha certificato. Sono, per la maggior parte, numeri che non cancellano le difficoltà attraversate dai pazienti e dagli utenti della sanità. D’altra parte, nella stessa struttura commissariale, segnalano che “il vero problema è che la Calabria deve tornare a erogare servizi sanitari”. Un obiettivo da centrare dopo aver risistemato i macro problemi che hanno portato la Regione al commissariamento.

I CONTI I ministeri affiancanti (Economia e Sanità) hanno riconosciuto il miglioramento arrivato nell’ultimo periodo e, grazie agli adempimenti osservati, hanno sbloccato fondi relativi alle premialità degli anni pregressi per 307 milioni dal marzo 2015. Questi fondi erano trattenuti dal 2010 a causa delle inadempienze della Regione. Nell’ultimo tavolo del 26 luglio 2016, per lo stesso motivo, sono stati sbloccati ulteriori fondi per premialità del 2012 pari a circa 50 milioni di euro.
Dai Tavoli romani arrivano altre rassicurazioni sui conti, considerati “in sicurezza” dai funzionari che analizzano passo dopo passo gli interventi messo a punto in Calabria. Raggiunto l’equilibrio finanziario – il disavanzo annuale è inferiore alle coperture fiscali regionali – si è consolidato anche il trend di riduzione del disavanzo economico. Non è tutto. Gli eccessi di copertura fiscale del 2014 (41,5 milioni) e del 2015 (29,3 milioni) per la prima volta sono ritornati nella disponibilità del bilancio regionale per destinarli ad investimenti ed altre attività extra-sanitarie.
Lo spiegano sempre i documenti approvati dallo stesso governo dem al quale il Pd calabrese chiede con forza la cacciata di Scura e Urbani.

LA RETE OSPEDALIERA Il placet dei ministeri non è arrivato soltanto sui “freddi” calcoli ragionieristici, ma anche sui posti letto programmato nella nuova, contestatissima, rete ospedaliera. Questi sono stati riprogrammati in 6.504, pari a 3,29 posti letto per mille abitanti (equivalenti a 3,7 ma il dato è corretto con il saldo di mobilità), contro gli attuali 5.725, pari a 2,91 posti letto per mille abitanti.
La rimodulazione e il riequilibrio delle specialità tra pubblico e privato si è focalizzato sulle alte specialità e sui Drg di fuga (i molti interventi per i quali i calabresi preferiscono curarsi fuori dalla regione). Questo ha portato a potenziare i privati nell’area della riabilitazione e a specializzarli nelle aree di mobilità (ortopedia) e di complementarità al pubblico come la chirurgia. Dei 779 nuovi posti letto ne sono stati assegnati 737 alle strutture pubbliche e 42 alle strutture private. (1. Continua)

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

x

x