Ritardi Psr, Guccione: «Beneficiari presi in giro»
CATANZARO «Le vecchie abitudini del passato sono dure a morire e la vicenda dei bandi del Psr, Piano di sviluppo rurale, 2014-2020, (pacchetto giovani) pubblicati il 28 giugno 2016, è la riprova che…

CATANZARO «Le vecchie abitudini del passato sono dure a morire e la vicenda dei bandi del Psr, Piano di sviluppo rurale, 2014-2020, (pacchetto giovani) pubblicati il 28 giugno 2016, è la riprova che al peggio non c’è mai fine». È quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione. «Qualcuno – continua il consigliere regionale –, preso da ansia di prestazione, per dimostrare forse una falsa efficienza, in tutta fretta ha messo in atto una macroscopica presa in giro per tutti i possibili beneficiari dei bandi. A oltre un mese dalla data di pubblicazione mancano gli strumenti per dare operatività ai bandi stessi. Strumenti di competenza della Regione come i costi standard e il prezziario regionale non sono disponibili (pare che sia stato approvato nella giunta del 28-7-2016 a oltre un mese dalla pubblicazione dei bandi). Stessa sorte riguarda il business plain online. Eppure sono tutti strumenti propedeutici a inoltrare le domande».
«A chi – afferma Carlo Guccione – giova tutto questo? Non certo alla credibilità delle istituzioni che dovrebbero garantire certezza delle procedure e rispetto dei tempi. Così si alimenta solo l’antipolitica e la sfiducia. A oltre un mese dalla presentazione dei bandi tutto è ancora bloccato. La scadenza del 30 settembre si avvicina e, tenuto conto che siamo già nel mese di agosto, sarà molto difficile rispettare i tempi. L’agricoltura è un settore strategico per la Calabria, come dimostrano i dati economici positivi, nonostante il perdurare di una crisi profonda che coinvolge la nostra regione da oltre sette anni. Ma per per rendere sempre più vitale e favorire lo sviluppo di questo settore c’è bisogno che l’istituzione Regione sia un interlocutore credibile per le aziende agricole, le associazioni agricole e per gli imprenditori che vogliono impegnarsi e investire in questo settore».