COSENZA «Dopo un blocco delle assunzione durato oltre 10 anni, l’Azienda ospedaliera di Cosenza è stata l’unica ad aver espletato le procedure di tutti i concorsi autorizzati con i decreti commissariali n. 17 del 14 aprile 2015 e n. 87 dell’11 agosto 2015. L’azienda si è distinta in questa fase per celerità di procedura e completezza di procedimento. A riprova di cio’, il fatto che le graduatorie in esito ai concorsi, sono state utilizzate anche dalle altre Aziende regionali che non hanno avuto ancora la possibilità di portare a termine le proprie procedure». È quanto si afferma in un comunicato della direzione dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. «A seguito delle 19 procedure concorsuali – prosegue la nota – sono stati assunti 48 nuovi medici e 33 già in servizio sono stati regolarmente stabilizzati, oltre a due tecnici di laboratorio. Le nuove assunzioni hanno riguardato anche i profili paramedici: 40 nuovi infermieri, otto tecnici di radiologia e 12 Oss. Si è provveduto, inoltre a stabilizzare altrettanto personale, nelle rispettive categorie professionali. Sono in fase di espletamento le procedure concorsuali relative al reclutamento dei direttori delle Unita operative complesse di Neurologia, Medicina e Chirurgia d’accettazione ed emergenza, Centro trasfusionale, Terapia del dolore, Chirurgia toracica. I relativi bandi sono attualmente in pubblicazione e i termini per la presentazione delle domande scadono l’otto settembre prossimo. Sono in fase di pubblicazione i bandi relativi al reclutamento dei direttori delle Unità operative: Malattie infettive e tropicali e Presidio Unico. Gli uffici preposti stanno, inoltre lavorando, per la predisposizione dei concorsi per il reclutamento delle figure professionali autorizzate con l’ultimo Decreto Commissariale n.92 del 10 agosto 2016».
«Sul fronte strettamente strutturale, poi – riporta ancora la nota – siamo riusciti a sbloccare cantieri fermi da anni. Nello specifico sono ripresi i lavori di ristrutturazione dell’Ospedale Mariano Santo; quelli per la realizzazione delle nuove sale operatorie del Dea dell’Annunziata e il completamento dello stesso; dopo 14 anni è stata completata e collaudata, con riapertura imminente, la struttura che ospiterà il reparto di Dermatologia oncologica che ospiterà i Reparti di Medicina Nucleare, Dermatologia, Allergologia, Oculistica e Reumatologia. È stata completata la ristrutturazione dei reparti di Neurochirurgia e Gastroenterologia; sono in corso di affidamento i lavori per la ristrutturazione dei reparti chirurgici. Nel mese di ottobre entrerà in funzione la Pet».
«Alla luce di quanto esposto – precisato nella nota – le dichiarazioni che sovente riporta la cronaca risultano inesatte e foriere di un pericoloso allarmismo. Non aiuta denunciare ad ogni pie’ sospinto le criticità del Pronto soccorso se, parimenti, non si è disposti ad ammettere che le problematiche di un ospedale Hub, come l’Annunziata derivano anche da un utilizzo improprio del servizio. In questi giorni di agosto si sono riversati al Pronto soccorso pazienti provenienti da tutta la regione: solo una minima parte era effettivamente in condizioni di emergenza-urgenza, la maggior parte, codici bianchi e verdi che dovrebbero essere trattati in altri luoghi, necessitava di prestazioni sanitarie differibili o addirittura ambulatoriali. Da qui il sovraffollamento e le denunciate condizioni di collasso: situazioni alle quali i medici del Pronto soccorso hanno risposto con responsabilità e professionalità. Giova invece ricordare che, la riorganizzazione dei servizi dell’Ospedale dell’Annunziata e la ristrutturazione di molti reparti, che inevitabilmente reca difficoltà sia ai medici che ai pazienti, non impedisce e non ha fermato l’erogazione di servizi che restano eccellenze del nosocomio: come ad esempio i trapianti. Nel solo mese di agosto l’equipe di Chirurgia Epatobiliopancreatica e Trapianti dell’Annunziata ha effettuato due prelievi di organi e altrettanti trapianti di reni».
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