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Asp Reggio, i sindacati: «Non rinunciamo ai 15 milioni dei dipendenti»

REGGIO CALABRIA «Il tempo delle chiacchiere è finito. All’orizzonte dell’Asp reggina si è ormai irreversibilmente delineato l’approssimarsi di un autunno decisamente caldo che investirà tutto il terr…

Pubblicato il: 30/08/2016 – 10:33
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Asp Reggio, i sindacati: «Non rinunciamo ai 15 milioni dei dipendenti»

REGGIO CALABRIA «Il tempo delle chiacchiere è finito. All’orizzonte dell’Asp reggina si è ormai irreversibilmente delineato l’approssimarsi di un autunno decisamente caldo che investirà tutto il territorio». È quanto dichiarano i segretari di Cgil-Fp, Cisl-Fp, Fials e Nursing Up, Lo Schiavo-Baldari, Giordano, Ferraro e De Foresta.
Dopo la proclamazione dello sciopero indetto dalle sigle sindacali – è scritto in un comunicato – «ci saremmo aspettati segnali di vera concretezza da parte dei vertici aziendali e soprattutto dal collegio sindacale che, con le sue continue e rateizzate richieste di integrazione documentale impedisce di fatto l’applicazione degli accordi sottoscritti a febbraio tra l’Asp di Reggio Calabria e tutte le organizzazioni sindacali n materia di produttività. E invece siamo ancora a un nulla di fatto. Lascia perplessi anche il silenzio della politica sulla querelle, solitamente sempre pronta a intervenire nel dibattito che si scatena su ogni singola questione che si produce in Calabria ma, stranamente, rispetto a un argomento di tale delicatezza non sì è registrato da parte di alcun politico calabrese nessun sostegno alle lotte sindacali che riguardano circa 3.500 dipendenti della sanità pubblica».
«Noi – proseguono Lo Schiavo-Baldari, Giordano, Ferraro e De Foresta – non rinunceremo mai ai 15 milioni di euro che spettano ai dipendenti dell’Asp del comparto, derivanti da anni di immobilismo aziendale, frutto di nomine commissariali volute dai politici di turno. Il sindacato non nomina i commissari delle Asp tantomeno i direttori sanitari e amministrativi, né i capi distretto o altre nomine di vertice. Il sindacato, quello serio, lotta per e con i lavoratori, costruendo percorsi negoziali incardinati in rigorosi limiti normativi finalizzati a rendere esigibili i sacrosanti diritti dei dipendenti. Il sindacato, quello serio, non inflaziona lo strumento della denuncia penale alle autorità competenti né si scaglia contro altre sigle sindacali nel vano tentativo di scaricare non meglio individuabili forme di responsabilità proprio alle sigle che hanno lavorato per il bene dei lavoratori».
«Questo – viene aggiunto nella nota – non è il tempo delle polemiche ne delle sterili “battute di caccia” finalizzate a fini di proselitismo. Questo è il tempo di stare assieme ai lavoratori nello sciopero del prossimo 20 settembre e di urlare tutta l’indignazione nel sit-in che si terrà davanti alla sede dell’Asp, in via Diana, a questo punto non più solo per rivendicare la giusta erogazione delle somme dovute a titolo di produttività arretrata, ma anche per pretendere il riconoscimento di tutti gli istituti contrattuali che nelle altre Aziende vengono regolarmente garantite ai dipendenti e che invece nell’Asp reggina rappresentano una chimera, dalle fasce economiche alle varie indennità che hanno il compito di remunerare prestazioni lavorative rese negli anni e mai retribuite»
I sindacati promettono: il 20 settembre, nella sede di via Diana, «saremo in tanti, tantissimi a gridare con forza tutto il nostro sdegno per una rete ospedaliera e territoriale che non funziona, per il personale lasciato allo sbando, per le mancate assunzioni, per le stabilizzazioni non fatte».

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