CATANZARO «È folle pensare di fronteggiare le mafie con la forza disarmata del Vangelo?». Monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, pone una domanda semplice e spiazzante, perno del suo ultimo libro “L’enigma della zizzania – Il metodo Puglisi di fronte alle mafie”, edito da Rubbettino, che verrà presentato mercoledì alle 17.30 nella chiesa della SS Addolorata a Soverato Superiore. La risposta ha la forza dirompente del Vangelo: «Forse, ma con quella stessa follia che chiede di amare i nemici e di pregare per i persecutori, di odiare il male ma amare le persone, anche quelle che sembrano aver smarrito la loro appartenenza all’umanità. Solo così la presenza misericordiosa dei cristiani nella compagnia degli uomini si rivelerà sale e luce, solo così pace e giustizia si abbracceranno, solo così vedremo germogliare nel campo del mondo cieli nuovi e terra nuova, dove l’uomo non sarà più lupo per l’uomo». Un messaggio, quello contenuto nel libro di Bertolone, che riporta con tenacia l’esempio di don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia 23 anni fa, il 15 settembre 1993, nel quartiere Brancaccio di Palermo. L’impegno antimafia di don Puglisi torna, con quest’opera, a farsi sentire nelle terre di mafia, scuote le coscienze e invita la stessa Chiesa ad assumere, grazie alla forza del Vangelo, un costante impegno contro la criminalità organizzata.
All’incontro di domani interverranno, oltre all’arcivescovo – che è anche postulatore nella Causa di canonizzazione di don Pino Puglisi -, Nicola Durante, giudice amministrativo del Tar Calabria, Gerardo Pagano, ex sindaco di Soverato e preside del Liceo Scientifico e il professore Ulderico Nisticò che modererà l’incontro.
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