ROMA «La situazione riscontrata a Crotone per la bonifica dei Sin (Siti di interesse nazionale) evidenzia troppi e ingiustificati ritardi, diverse vicende giudiziarie ancora aperte, oltre che problemi ambientali piuttosto critici». Lo afferma Miriam Cominelli, componente della commissione Ecomafie, annunciando anche la conclusione della missione in Calabria e Basilicata che aveva tra gli obiettivi quello di «capire il perché di questi ritardi, anche rispetto al cambio di amministrazioni comunale e regionale». In Calabria, spiega, «nel corso delle varie audizioni ai soggetti interessati e nei sopralluoghi nelle aree industriali dismesse dell’ex Pertusola e dell’ex Fosfotec sono venuti alla luce numerosi problemi che di fatto bloccano l’avvio delle bonifiche che contrariamente a quanto avviene in altri siti, non sono di natura economica. Qui infatti i fondi, anche ministeriali, da spendere ci sono, ma non vengono utilizzati. Uno dei nodi ricade sicuramente sulla mancata nomina del commissario straordinario che dovrebbe accelerare l’iter delle bonifiche. Sul fronte risorse c’è anche un player privato che sta proponendo diverse soluzioni. La Syndial – società del gruppo Eni per il risanamento ambientale – ha parlato di «cinque progetti ormai presentati da tempo ma mai avviati. Per sbloccare la situazione è necessario che intervenga al più presto il sistema degli enti locali per colmare dei ritardi davvero incomprensibili».
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