Altro che Ponte: i traghetti partiranno da Reggio
REGGIO CALABRIA Mentre in Italia, stimolata dalle ultime dichiarazioni di Renzi, impazza la polemica sull’ipotetica costruzione del Ponte sullo Stretto, a Reggio Calabria e Messina si ragiona come se…

REGGIO CALABRIA Mentre in Italia, stimolata dalle ultime dichiarazioni di Renzi, impazza la polemica sull’ipotetica costruzione del Ponte sullo Stretto, a Reggio Calabria e Messina si ragiona come se la megaopera non dovesse mai essere costruita. La Caronte&Tourist, società leader del trasporto nello Stretto, e la Diano spa hanno infatti presentato al ministero dell’Ambiente un’istanza per l’avvio della procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) per il progetto di un molo d’attracco per navi traghetto in località Pentimele, a Reggio, funzionale al collegamento con Messina. Le auto e i mezzi pesanti, in pratica, non farebbero più tappa a Villa San Giovanni, ma direttamente nella zona nord della città capoluogo, con tutte le conseguenze del caso in termini di traffico e di inquinamento nella città più popolosa della Calabria.
L’istanza firmata dalle due società, e comunicata per mezzo di un avviso pubblico, è stata presentata lo scorso 29 agosto.
Il progetto «nasce dall’esigenza di migliorare l’efficienza del trasporto commerciale tra la Sicilia e la penisola, e in particolare tra il nuovo porto di Tremestieri e la città di Reggio Calabria». Mentre il nuovo approdo siciliano costituisce «un determinante passo avanti verso l’ottimizzazione del servizio di collegamento con il continente», l’attuale terminal portuale di Villa San Giovanni – si legge ancora nell’avviso – «richiede una riorganizzazione consistente».
Secondo le due società, «evitare il congestionamento del nodo “Villa San Giovanni” e le conseguenti ripercussioni negative sulla stessa cittadina (code, ingorghi, inquinamento acustico e atmosferico) è ormai da tempo un’esigenza improcrastinabile». Quanto alla procedura Via, è inevitabile perché il progetto interferisce con il Sic (Sito di interesse comunitario) “Fondali da Punta Pezzo a Capo dell’Armi”.
Lo studio di impatto ambientale e il progetto definitivo – che potrebbe modificare fortemente la logistica del trasporto sullo Stretto – sono già stati depositati presso i ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali, la Regione Calabria, la Provincia e il Comune di Reggio e la Direzione marittima.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it