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Un miliardo e 400 milioni per lo sviluppo del Mezzogiorno

ROMA Ammontano a ben 1.400 milioni di euro i fondi che il ministero dello Sviluppo economico riversa nella proposta di riparto delle risorse del Fondo sviluppo e coesione destinate al finanziamento d…

Pubblicato il: 07/10/2016 – 13:24
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Un miliardo e 400 milioni per lo sviluppo del Mezzogiorno

ROMA Ammontano a ben 1.400 milioni di euro i fondi che il ministero dello Sviluppo economico riversa nella proposta di riparto delle risorse del Fondo sviluppo e coesione destinate al finanziamento di un Piano operativo che interesserà prevalentemente le regioni del Mezzogiorno.
Infatti, su un totale di 1400 milioni pre-assegnati dal Cipe allo sviluppo economico e produttivo, circa un miliardo di euro è riservato al sostegno dei contratti di sviluppo strategici, innovativi e di grandi dimensioni , mentre 350 milioni sono destinati al finanziamento di interventi di ricerca e sviluppo nel settore dell’Aerospazio, e 100 milioni alla partecipazione al programma europeo “Sme Iniziative” che favorisce l’accesso al credito bancario delle piccole e medie imprese.
I dettagli dell’intervento sono stati illustrati dal sottosegretario Antonio Gentile al quale il ministro Calenda ha delegato i rapporti con il Cipe: «Attraverso il Piano operativo si punta a definire una manovra anticiclica che valga a rilanciare una crescita che operi per scelte selettive – spiega Gentile – invertendo la tendenza alla dispersione e alla de-specializzazione degli strumenti di intervento che ha caratterizzato il precedente periodo di programmazione». «La gravità della congiuntura economica – prosegue il Sottosegretario – richiede un impegno straordinario nell’affinamento degli obiettivi e nella definizione di un modello di cooperazione pubblico-privata che ci permetta di massimizzare le scarse risorse disponibili , soprattutto in un Mezzogiorno avviato al declino industriale. È forse il caso di tornare all’impostazione, riveduta e corretta, dei vecchi contratti di programma, che hanno permesso l’insediamento ed il radicamento al Sud di grandi imprese italiane e internazionali. Operando nel solco della grande riconversione industriale disegnata con il programma Industria 4.0 e con la Strategia di Specializzazione Intelligente, che costituisce un pilastro della politica di coesione 2014 – 2020».
Uno dei punti forza della piano operativo che sarà a breve proposto dal ministero all’Autorità per la Coesione Territoriale e al Cipe è la definizione di modalità intensive di raccordo e coordinamento con le Regioni: «Il maggior coordinamento tra centri di decisione – ha concluso Gentile – ci permetterà di massimizzare la spesa d’investimento e limitare gli effetti dispersivi e fuorvianti che derivano dall’eccesso e dalla frammentazione dell’offerta. La moltiplicazione dei bandi non genera automaticamente maggiore crescita; anzi, spesso accresce confusione e incertezza tra gli operatori. L’Italia ha bisogno di una politica industriale unitaria , che progetti e attui la convergenza delle scarse risorse disponibili su operazioni strategiche capaci di fare la differenza, al Sud come al Nord».
Nel sottolineare in più passaggi la necessità di evitare i cosiddetti “interventi a pioggia”, modello che sa di clientela e sta alla base della grave dispersione dei fondi comunitari, Gentile appalesa una critica verso le scelte operate dalla Regione Calabria pur negando qualsivoglia polemica con il governatore Mario Oliverio: «Non ci sarebbe motivo. In fondo Oliverio ha ragione, rispetto alla sua idea di normalità io vivo su Marte, sono un marziano. In ogni caso meglio stare su Marte ed essere marziani che parcheggiarsi sulla Luna ed essere lunatici». (Pa. Po.)

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