Protesta antimigranti ad Archi: «Qui non li vogliamo»
REGGIO CALABRIA Un centinaio di persone sono scese in piazza questa mattina ad Archi, chiedendo lo sgombero dell’ex facoltà di giurisprudenza che da mesi ospita minori stranieri richiedenti asil…

REGGIO CALABRIA Un centinaio di persone sono scese in piazza questa mattina ad Archi, chiedendo lo sgombero dell’ex facoltà di giurisprudenza che da mesi ospita minori stranieri richiedenti asilo. Nel quartiere a maggiore densità mafiosa della città, roccaforte storica di alcuni dei più potenti clan di Reggio Calabria, i residenti sono scesi in piazza per chiedere al Comune di allontanare i circa trecento ragazzi che attendono il disbrigo delle pratiche per l’asilo politico. Controllati da vicino dagli uomini della Mobile e della Digos, i manifestanti non sono riusciti ad avvicinarsi all’ex facoltà, ma sono rimasti nello spiazzo accanto alla chiesa, scandendo frasi di odio e disprezzo nei confronti degli ospiti del centro.
C’è chi invoca il ritorno della legge marziale, chi pretende che ai ragazzi venga impedito di circolare nel quartiere, chi pretende che nessuno possa mettere piede fuori dall’ex facoltà dopo le 19. Tutti giurano che si tratti di una manifestazione spontanea di soli residenti, ma secondo alcune indiscrezioni ad animarla sarebbero stati alcuni gruppetti dell’estrema destra che da tempo cercano di radicarsi in città. Striscioni scritti a mano su lenzuola bianche, messaggi contro il sindaco Giuseppe Falcomatà e contro i migranti, i manifestanti hanno chiesto a gran voce lo sgombero della struttura e il trasferimento dei migranti ad altra sede. I ragazzi, tutti minorenni, da mesi sono ospitati nei locali dell’ex facoltà di giurisprudenza, che con brandine in plastica e bagni chimici è stata convertita in centro d’accoglienza. (a.c.)



(Credits: Marco Costantino)