Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 15:05
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

Rende, alienazione degli immobili: il gruppo Ncd vuole risposte

RENDE «La vicenda da noi sollevata, sull’immobile di piazza Matteotti, a Rende, nulla ha a che vedere con questioni di carattere personale nei riguardi del sindaco Marcello Manna. Al contrario v…

Pubblicato il: 09/10/2016 – 17:29
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Rende, alienazione degli immobili: il gruppo Ncd vuole risposte

RENDE «La vicenda da noi sollevata, sull’immobile di piazza Matteotti, a Rende, nulla ha a che vedere con questioni di carattere personale nei riguardi del sindaco Marcello Manna. Al contrario vuole essere esclusivamente motivo di chiarezza, trasparenza e legalità sulla legittimità degli atti. Vicenda poca chiara e resa ancora di più ombrosa dalle evasive risposte del sindaco  ai dubbi da noi sollevati». Lo affermato in una nota  Mario Bartucci, Mario Bruno, Enrico Monaco, Annarita Pulicani, Mario Rausa e Serena Russo del gruppo consiliare Ncd di Rende. «Infatti, l’errore sostanziale nasce dal fatto – continua il comunicato – che la delibera n° 24, del 16 Maggio 2014, proposta al commissario straordinario Valiante dall’allora dirigente ad interem del Settore Patrimonio, dott. Donato Michele Lizzano, (oggi nella qualità di Segretario Comunale dell’Ente), è stata adottata erroneamente con i “poteri della giunta” anziché con i poteri del “Consiglio comunale”, così come il legislatore riporta. In conseguenza di ciò, con determina dirigenziale n° 232, del 31 Luglio 2014, anche questa a firma del dirigente Lizzano, veniva avviata la procedura inerente alla “Alienazione e valorizzazione dei beni immobili di proprietà comunale”, per l’anno 2014. Reiterando tali vistosi errori, l’Esecutivo di Manna, su proposta del Dirigente del Settore Finanziario, dott. Antonio Infantino,  con delibera di Giunta n° 70, del 14 Aprile 2016, adottava atto di indirizzo, di competenza esclusiva anche questa del Consiglio Comunale, finalizzato alla locazione, con patto di acquisto, dell’immobile, sito in piazza Matteotti, dando inizio, così, alla illegittima procedura di gara. Tant’è vero che, l’errata interpretazione ed applicazione della legge in materia (DL 112/2008), trovano riscontro nell’avere adottato ancora una volta, in data 29 Aprile 2016, al n° 79 la delibera della Giunta Comunale, avente ad oggetto “Approvazione piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, relativo agli immobili comunali”, anziché come è regola giuridica, di esclusiva  competenza del  Consiglio Comunale. Per cui, alla luce di quanto evidenziato, ed in ossequio al principio di regolarità che deve permeare l’intero procedimento amministrativo, gli atti di gara relativi all’immobile di piazza Matteotti  sono nulli, in quanto non deliberati dall’ “organo sovrano” che è il Consiglio comunale. Detto ciò, con leggi in mano – prosegue la nota –  ci aspettiamo che il Segretario Lizzano, il quale oggi svolge ruolo di controllo preventivo della legittimità degli atti,  adotti, nell’immediato, i dovuti provvedimenti di revoca. Invitiamo, invece, il sindaco Manna a sospendere tutti gli atti consequenziali della procedura di gara, in autotutela, e di inviare all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), come per altro ha ventilato l’Assessore Crusco, affinché venga verificata la legittimità degli atti. La bozza di contratto di locazione, infatti, è priva di trasparenza in più punti. In primis, in quanto il prezzo di vendita andava stabilito ad inizio della procedura di gara e non affidare al Dirigente Infantino il potere di determinarne il prezzo, in via successiva. Trasparenza per noi significa domandarsi il perché nella bozza di contratto non è stata richiamata la perizia di stima del 20 Aprile 2015, a firma del Funzionario Settore Lavori Pubblici del Comune, che per altro è stata anche menzionata, a mezzo stampa, dallo stesso sindaco Manna. Ed ancora, ci chiediamo il perché il Dirigente, nello stesso schema di contratto,  non si è avvalso dell’opera di tecnici dell’Agenzia dell’entrata, che è l’ ufficio preposto a tale procedura. Ci chiediamo anche perché il Dirigente ha proceduto, illegittimamente, alla consegna delle chiavi alla ditta aggiudicataria di un immobile, patrimonio della cittadinanza, ancora prima di stipulare un contratto definitivo, permettendo anche alla stessa di affiggere sui muri dell’immobile il logo della propria azienda con su scritto “prossima apertura”, malgrado non esista nemmeno una polizza a copertura di potenziali rischi.  Infine, ci chiediamo anche perché il sindaco Manna, che ha sempre elogiato e dato fiducia all’assessore Crusco per il suo operato, gli ha sottratto la delega al Patrimonio, consegnandola al consigliere Cava, non solo per gestire gli espropri e le transazioni ma anche per gestire la locazione/vendita del suddetto immobile, come affermato dallo stesso Manna, a mezzo stampa. Il consigliere Cava non ci risulta certo essere un tecnico qualificato e di alta professionalità in materia di espropri e di transazioni, per cui oscuri sono i motivi di tale azione da parte del Sindaco. I consiglieri comunali del Nuovo centrodestra, intendono procedere fino in fondo per far chiarezza sul caso, portandolo, se necessario – conclude la nota –  all’attenzione di tutte le sedi opportune. Auspicano, comunque, che la vicenda non innalzi muri ma, al contrario, apra dialoghi e confronti, nel rispetto dei propri ruoli e nel rispetto degli accordi di programma sottoscritti. Rispettando, soprattutto, i cittadini, i quali, con il loro consenso, hanno affidato ai consiglieri dell’Ncd i valori della trasparenza e della legalità nella gestione della cosa pubblica. Qualora il sindaco non inverta la rotta ma proceda in tale direzione, invitiamo i nostri Assessori a procedere con la consegna delle deleghe al sindaco». 

Argomenti
Categorie collegate

x

x