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Legge elettorale, la Consulta frena i corifei di Oliverio

ROMA Insomma, è davvero troppo presto per esultare. Chi pensava che la Corte costituzionale avesse scritto la parola “fine” sulla vicenda relativa ai ricorsi pendenti sulla legge elettorale rimarrà d…

Pubblicato il: 20/10/2016 – 9:43
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Legge elettorale, la Consulta frena i corifei di Oliverio

ROMA Insomma, è davvero troppo presto per esultare. Chi pensava che la Corte costituzionale avesse scritto la parola “fine” sulla vicenda relativa ai ricorsi pendenti sulla legge elettorale rimarrà deluso. Già, perché l’indiscrezione fatta filtrare dalla Consulta, e raccolta dalle agenzie di stampa, lascia aperto davvero ogni scenario. Nel dispaccio si afferma che la Corte costituzionale non ha preso alcuna decisione sul ricorso riguardante le norme della Regione Calabria sulle elezioni. I giudici, in udienza, hanno dichiarato inammissibile la richiesta di intervento nel procedimento avanzata dal Partito politico Democrazia cristiana. La Consulta dovrà quindi vagliare in camera di consiglio la questione di legittimità sollevata dal Tar della Calabria: la decisione sarà resa nota nelle prossime settimane, con il deposito della sentenza. 
A questo punto la Corte costituzionale potrebbe annullare la legge elettorale utilizzata nelle regionali del 2014, ed i suoi effetti, per manifesta incostituzionalità. Così come potrà non farlo e rispedire le carte al Tar statuendo che nessuna illegittimità costituzionale è stata rilevata.
Nell’ipotesi la Corte decida che effettivamente una violazione dei suoi diritti costituzionali Wanda Ferro ha avuto a subirla, potrebbe demandare al Tar il compito di porvi rimedio, salvando la legislatura ma imponendo al consiglio regionale di rivedere l’assegnazione dei seggi: fuori Ennio Morrone (o Mangialavori), dentro Wanda Ferro. Oppure potrebbe non curarsi degli effetti e dichiarare incostituzionale tout court la legge elettorale del 2014 e, di conseguenza, annullare ogni atto successivo.

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