Il delitto Pezzulli resta senza colpevoli

CATANZARO La Corte di Assise d’Appello di Catanzaro ha assolto Domenico Cicero per l’omicidio di Carmine Pezzulli. La Prima Sezione penale della Cassazione, aveva annullato con rinvio la sentenza di secondo grado per Domenico Cicero, che era stato condannato a 30 di carcere e accusato di essere il mandante dell’agguato nel quale morì Carmine Pezzulli, freddato mentre era a bordo della sua auto su viale Cosmai, a Cosenza, da due sicari in motocicletta il 22 luglio del 2002.
Per questo omicidio era stato assolto Francesco Chirillo quale coimputato di Cicero e in un altro processo Davide Aiello, ritenuto esecutore dell’omicidio. Nel corso della loro arringa, i difensori di Cicero, gli avvocati Francesco Chiaia e Alessandra La Valle avevano ribadito i «vizi di una sentenza che non ha tenuto conto delle numerose contraddizioni e carenze probatorie». Il secondo processo d’appello è iniziato lo scorso 22 novembre. Il pg Raffaella Sforza aveva chiesto la conferma della condanna a 30 anni di carcere per Cicero. I suoi difensori hanno sostenuto la totale estraneità ai fatti dell’imputato. La Corte d’Assise d’Appello ha assolto Cicero per non aver commesso il fatto. Soddisfatta la difesa di Cicero: gli avvocati Chiaia e La Valle hanno ribadito come «Il sistema giudiziario delle impugnazioni proprio in questo processo ha retto infatti, la doppia condanna precedente è ststa annullata dalla Corte di Cassazione che ha accolto il nostro ricorso e dunque oggi col nuovo giudizio della corte di assise d’appello di Catanzaro si è statuita l’estraneita ai fatti di Domenico Cicero».

Mirella Molinaro
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