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Galati si smarca (un po') da Verdini

LAMEZIA TERME A Lamezia qualcuno parla già di piccolo “capolavoro” politico di Pino Galati e un problema in prospettiva per il sindaco Paolo Mascaro. Lo fanno soprattutto osservatori privilegiati (…

Pubblicato il: 18/01/2017 – 16:26
Galati si smarca (un po') da Verdini

LAMEZIA TERME A Lamezia qualcuno parla già di piccolo “capolavoro” politico di Pino Galati e un problema in prospettiva per il sindaco Paolo Mascaro. Lo fanno soprattutto osservatori privilegiati (e interessati) come Pasqualino Ruberto, candidato a sindaco ed esponente dell’opposizione. Ma tant’è: il gruppo dei consiglieri comunali vicini al parlamentare verdiniano cambia nome vocazione. Non più “Calabria al centro” ma “Alleanza civica con Mascaro”. Il nome del primo cittadino nella denominazione non è un caso. Piuttosto un messaggio ad altri movimenti civici: i più vicini a Mascaro siamo noi. Non è un caso neppure la scomparsa della parola “Calabria”. Galati vuole passare dal globale al locale. E con la nuova scelta si toglie di dosso una quota di politica pura per passare al civismo. Uno smarcamento, almeno a livello periferico, da Denis Verdini che non è passato inosservato.
Molte cose si muovono a Roma, tanto resta ancora da definire in vista della futura collocazione politica. E le sponde di Ala, con il renzismo un po’ in ambasce dopo il referendum e la situazione così fluida, non sono tra le più sicure. È ancora presto per capire cosa succederà, ma Galati – con la mossa dei giorni scorsi – può traghettare non solo il proprio consenso ma anche la vicinanza a chi governa la terza città della Calabria. Nel comunicato stampa che rinnova il matrimonio politico tra i “galatiani” e Mascaro, l’assonanza è in primo piano: «È stato ribadito che importante e responsabile è stato quanto finora prodotto dal governo della città, motivando di fatto un grande risveglio economico, sociale e culturale. In sostanza, Lamezia, deve collocarsi concretamente quale centro di riferimento per la Calabria attraverso un comune virtuoso e futurista. Pertanto nel confronto con il primo cittadino, si rafforza e si conferma la sinergia tra il sindaco e il raggruppamento dell’area moderata, che finora prendeva il nome di Calabria al Centro». Il resto della maggioranza è servito. E il segnale ai verdiniani, calabresi e no, arriva forte e chiaro.

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