«Tornano in piazza i lavoratori dei Centri per l’Impiego con un sit-in indetto dalle segreterie regionali e provinciali Fp Cgil e Cisl Fp Uil Fpl per il 24 gennaio, a partire dalle ore 12.30, davanti al consiglio regionale per sollecitare i componenti della terza commissione del consiglio ad approvare la proposta di legge 175/10^ di riforma del mercato del lavoro». Lo comunica una nota dei segretari generali Alfredo Iorno, Fp Cgil, Antonio Bevacqua, Cisl Fp e Elio Bartoletti di Uil Fpl. «Le organizzazioni sindacali – si legge nella nota – ed i lavoratori sottolineano la rilevanza della legge in discussione, sia a sostegno delle politiche occupazionali della Calabria e del rilancio del mercato del lavoro, sia a tutela di tutti i dipendenti dei Centri per l’impiego, evidenziando come la nostra Regione che vanta da anni il primato di disoccupati del Paese e che figura fra i dieci territori Ue col tasso di disoccupazione giovanile più alto, con un drammatico 65,1% di giovani fra i 15 e 24 anni senza occupazione, merita risposte tempestive ed una legislazione di altissima qualità in materia di lavoro. L’esito del referendum dello scorso 4 dicembre ha messo fine a tutte quelle incertezze sul piano delle competenze fra Stato e Regione in materia di politiche attive del lavoro, che negli ultimi due anni hanno scaraventato l’erogazione e la gestione dei servizi in una situazione di vera e propria stagnazione, di cui sono stati vittime, loro malgrado, anche i dipendenti sospesi da anni in una sorta di limbo». «La proposta di legge in discussione – prosegue – rappresenta l’attesa risposta da parte della politica alle difficoltà dei lavoratori a tempo indeterminato e determinato dei Cpi della Calabria, che chiedono di potere espletare in modo efficace ed efficiente le proprie mansioni, di avere dei punti di riferimento certi a livello amministrativo, di essere messi nelle condizioni di erogare compiutamente i molteplici servizi e percorsi specialistici, che il decreto legislativo 150/2015 prevede a favore dei disoccupati in quanto collocherebbe tali servizi sotto la responsabilità e la gestione diretta della Regione, e metterebbe fine, inoltre, accogliendo l’emendamento presentato dalle organizzazioni sindacali, ad incresciosi ed annosi rapporti di lavoro precari del personale a tempo determinato di Reggio Calabria e Crotone e di estendere l’orario di lavoro a tempo pieno di tutti i dipendenti attualmente part-time». «Si tratta – conclude la nota -, di una scelta di natura puramente politica, rimessa interamente nelle mani del presidente Oliverio e della sua maggioranza di centrosinistra, chiamati a dimostrare, non avendo ostacoli normativi, di stare realmente dalla parte dei lavoratori».
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