Sì al referendum che unirà Corigliano e Rossano
REGGIO CALABRIA La politica calabrese torna a vivere in consiglio regionale, anche se ultimamente a farne le veci e a prendere le decisioni più importanti ci pensa sempre la giustizia amministra…

REGGIO CALABRIA La politica calabrese torna a vivere in consiglio regionale, anche se ultimamente a farne le veci e a prendere le decisioni più importanti ci pensa sempre la giustizia amministrativa. Ieri il Tar ha annullato gli effetti dell’ultima – incostituzionale – legge elettorale e ha assegnato un posto in assemblea a Wanda Ferro, quello di Giuseppe Mangialavori. Oggi l’Aula è tornata a riunirsi (dopo una pausa “natalizia” di più di un mese) senza alcun accenno a quanto avvenuto in tribunale né, tanto meno, alla proposta lanciata ieri proprio da Wanda Ferro: la costituzione di una commissione d’inchiesta che faccia finalmente luce su quanto avvenuto al momento dell’approvazione, nella scorsa legislatura, della legge elettorale che per due anni ha negato al miglior candidato presidente perdente il diritto di sedere nel parlamento regionale.
Mangialavori, malgrado sia ancora un consigliere a tutti gli effetti (in attesa della surroga di Ferro) in aula non c’è. In compenso torna a farsi vedere Nazzareno Salerno, dopo mesi di scarsa presenza ai lavori istituzionali. E del resto adesso in Forza Italia dovrà necessariamente essere avviato un confronto, dal momento che l’ex candidata alla presidenza della Regione reclamerà il suo spazio all’interno del gruppo di riferimento.
ROSSANO-CORIGLIANO Niente politica, allora, solo amministrazione. Neanche troppo ordinaria, visto che il Consiglio approva all’unanimità il provvedimento che indice il referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Corigliano e Rossano. L’eventuale accorpamento dei due municipi darebbe vita alla terza città della Calabria. Sul punto si erano già espressi positivamente i consigli dei due Comuni della Sibaritide.
«È una città che avrà un impatto rilevante nella realtà regionale – spiega il governatore Oliverio –. Ho sempre auspicato l’aggregazione di Corigliano e Rossano come volano per costruire servizi qualificati e per affermare un punto di riferimento in un comprensorio di circa 200mila abitanti. Questa è la strada su cui dobbiamo insistere e che deve essere seguita anche da altre realtà, che vanno incoraggiate in questo senso. Superare la frammentazione significa consentire di utilizzare meglio le risorse».
«È – osserva il presidente della commissione Affari istituzionali Franco Sergio – un traguardo di grande impatto in un territorio che potrà configurarsi come una vera area vasta, con una comunità di oltre 80mila abitanti residenti». «Si tratta di un fatto storico –commenta il firmatario della legge, Giuseppe Graziano –. Andremo, secondo i termini previsti dalla legge, alla consultazione popolare. In questo modo riorganizziamo la Calabria a partire dal territorio affinché ci possa essere uno sviluppo diverso. Corigliano e Rossano finora sono state periferiche, ora potranno avere un nuovo impulso».
«L’unione tra le due città – aggiunge Giuseppe Giudiceandrea – rappresenterà un polo di ricchezza tale da ridefinire quella perdita di attività che lo Stato ha perpetrato in questi anni».
SOCCORSO ALPINO L’Aula dice sì anche alla legge sul potenziamento dei servizi di emergenza nelle aree montane. «È un passo storico», sottolinea il presidente della commissione Ambiente Domenico Bevacqua. «Con 80mila euro all’anno – puntualizza Giudiceandrea – si farà fronte a spese vive e si darà un servizio eccellente quale è quello del soccorso in montagna. Non esistono steccati ideologici quando i tratta di riconoscere servizi importanti come quello del Soccorso alpino».
DEBITI Via libera pure al riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, un provvedimento proposto dalla giunta regionale. «C’è un dialogo tra giunta e Consiglio per la gestione di questi debiti – riferisce il vicepresidente dell’esecutivo Antonio Viscomi –. Stiamo lavorando alla costituzione di un gruppo di lavoro per il monitoraggio di queste pendenze. I dirigenti regionali saranno chiamati a una ricognizione più stringente e, in caso di errori, verranno avviati immediato procedimenti patrimoniali a loro carico».
«Questo Consiglio – suggerisce Fausto Orsomarso – dovrebbe dotarsi di un monitoraggio storico su come questi debiti sono stati prodotti e di uno strumento che consenta di far emergere le responsabilità politiche e burocratiche».
Nel corso della seduta sono state anche approvate le leggi sulle nuove classificazioni degli istituti ricettivi extralberghieri e sulla disciplina dell’attività dei bed and breakfast. Disco verde, inoltre, ai rendiconti 2014 e 2015 dell’Arsac e al piano finanziario relativo al Programma operativo fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp).
OSSERVATORIO MINORI Ed è istituito per legge anche l’Osservatorio regionale per i minori. Il nuovo provvedimento, secondo il presidente della commissione Sanità Michele Mirabello, «ha il merito di integrare le politiche di intervento a favore dei minori. È norma di civiltà di cui la Calabria aveva e ha bisogno. Abbiamo fatto approfondimenti che hanno portato a modifiche di concerto con il Garante dell’infanzia e con la finalità di rendere davvero utile questo testo». All’interno dell’Osservatorio il Garante avrà un ruolo di funzione esclusivamente consultiva. L’osservatorio sarà presieduto dall’assessore regionale alle Politiche sociali.
Fumata nera, ancora una volta, per le nomine in diversi enti a partecipazione pubblica di competenza del Consiglio.
E ora tutti aspettano Wanda Ferro.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it