Tallini: «Il Pd considera Catanzaro una colonia di Cosenza»
CATANZARO «Da indiscrezioni giornalistiche, sembrerebbe che per decidere il futuro di Catanzaro sia stato stipulato un “patto del caciocavallo” tra i big della politica cosentina Tonino Gentile ed Er…

CATANZARO «Da indiscrezioni giornalistiche, sembrerebbe che per decidere il futuro di Catanzaro sia stato stipulato un “patto del caciocavallo” tra i big della politica cosentina Tonino Gentile ed Ernesto Magorno. In che cosa consista questo “patto segreto”, quali sarebbero i reciproci vantaggi ne debbano trarre i due deputati della Città dei Bruzi, non è dato sapere. L’aspetto che più inquieta è che i destini del capoluogo di Regione siano affidati alla classe politica di altra città calabrese, rispettabilissima e nobilissima quanto si vuole, ma che non è, a mio parere, abilitata a sovrintendere alle questioni di una comunità libera e autonoma come quella catanzarese». Lo sostiene, in una nota, il consigliere regionale Domenico Tallini. «Catanzaro – aggiunge – diventa una colonia del centrosinistra cosentino che impartisce gli ordini, che piega la classe dirigente del suo stesso partito agli interessi particolari dei futuri candidati al Parlamento, che ha interesse a mantenere in piedi una dirigenza politica subalterna. L’ultima chicca del Pd è l’assegnazione al sindaco di Decollatura, la simpatica Anna Maria Cardamone, il compito di coordinare la campagna elettorale del Capoluogo. Ma la classe dirigente del Pd catanzarese dove è finita?».
«Di sicuro – dice ancora Tallini – noi contrasteremo in tutti i modi l’assalto del Pd cosentino alla città di Catanzaro, continuando ad informare l’opinione pubblica di tutti i patti che si stanno consumando sulla pelle dei catanzaresi. Patti che prefigurerebbero la realizzazione di una grande e variegata ammucchiata, non per governare la città di Catanzaro ma solo per il tentativo di mandare a casa il sindaco Abramo, reo di aver governato bene e di non essersi messo da parte in questa competizione elettorale».