La mutazione genetica della mafia in un convegno

ROMA Una mutazione genetica per adattarsi ai cambiamenti della società. Per perseguire, però, gli obiettivi di sempre: il controllo del territorio e l’ampliamento dei propri business. L’holding mafia fattura miliardi di euro all’anno ma i suoi codici sono riconoscibili, sono cambiati poco nel corso dei decenni. Se ne discuterà in un convegno, “La mafia non è più quella di una volta, (ma resta quella di sempre)”, in programma il 22 febbraio dalle 10 alle 13 nella sala Aldo Moro di Montecitorio e organizzato dalla fondazione “Benvenuti in Italia”. Ne parleranno Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia, Giuseppe Lombardo, sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Alessia Candito, giornalista di Repubblica e del Corriere della Calabria, il docente universitario Isaia Sales, l’avvocato Fabio Repici. Sono stati invitati a partecipare Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, e i ministri della Giustizia e dell’Interno Andrea Orlando e Marco Minniti. Modera il parlamentare del Pd Davide Mattiello.