Comunali a Catanzaro, il sondaggio che premia Abramo
CATANZARO La fetta degli indecisi è ancora molto grande, e poi è soltanto un sondaggio. E, come tutti i sondaggi, va preso con le pinze. Ma la rilevazione di Euromedia Research sulle prossime comunal…

CATANZARO La fetta degli indecisi è ancora molto grande, e poi è soltanto un sondaggio. E, come tutti i sondaggi, va preso con le pinze. Ma la rilevazione di Euromedia Research sulle prossime comunali di Catanzaro, realizzata su un campione di 800 persone tra il 9 e il 10 marzo scorsi, segnala un vantaggio piuttosto netto del sindaco uscente Sergio Abramo rispetto ai suo contendenti, ufficiali e no. Di più: sempre al netto degli indecisi – che sono il 42,3% – il primo cittadino “rischierebbe” di vincere al primo turno. Lo dice la scheda di sintesi sulle ipotesi di voto al primo turno, che vede Abramo al 51,8% e gli sfidanti molto indietro: Ciconte (candidato in pectore del Pd) al 27,1; Bianca Laura Granato (M5s) all’11,8%; Nicola Fiorita (Cambiavento) al 7,5%; Antonio De Marco (Ap e centristi) all’1,8.
I numeri emergono dallo studio della società di rilevazione statistica per confermare un trend consolidato negli ultimi anni: Catanzaro è, tendenzialmente, una città di centrodestra. Le liste della coalizione che sosterrà Abramo toccano il 43,3% (8 punti in meno del candidato) dei consensi (Forza Italia in testa con il 24,4%; le liste civiche arrivano al 12; Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Nuovo Cdu tutte insieme quasi al 7%). Il centrosinistra si fermerebbe al 34,5 (Pd al 22,5; liste civiche per Ciconte al 3,4; Psi al 2,2; Svolta democratica 2,4%; Primavera a Catanzaro 2,1; attorno all’1% Fare per Catanzaro e Socialisti e democratici): un risultato molto al di sopra di quello del candidato sindaco. Dietro i due poli il Movimento 5 Stelle, con il 12,6%, a seguire Cambiavento (5,3%), Area popolare (2,2%) e Sinistra Italiana (2,1%). Un solco netto, quello scavato tra centrodestra e centrosinistra che alle regionali del 2014 erano quasi appaiati.
LE OPINIONI SU ABRAMO Abramo, ma questo è un dato pressoché scontato per i sindaci che si ripropongono agli elettori, batte in notorietà tutti gli altri candidati (è conosciuto dal 96% del campione, Ciconte che è il secondo più noto si ferma al 55,1). E la fiducia “su chi lo conosce” arriva al 52,8% (in questa graduatoria il secondo è Fiorita con il 32,3%). Giudica positivamente l’operato del sindaco il 49,7% delle persone interpellate, percentuale quasi fotocopia rispetto a quella di chi non si ritiene soddisfatto (il 49,5%). Per il 76,6% degli elettori di centrodestra Abramo ha fatto bene (quelli di Fi che lo promuovono sono il 91%); per il 73,7 dei sostenitori del centrosinistra, invece, la città è amministrata male. E i cittadini si lamentano del “pessimo stato delle strade” (13,5%), della “sporcizia su strade e marciapiedi” (8,5%), della sicurezza nei quartieri periferici (7,5%) e della gestione dei rifiuti (5.5%). Ma c’è anche un 11% che segnala “nessuna reale emergenza” (l’1,5 invece sostiene che è “tutta un’emergenza”).
I BALLOTTAGGI Euromedia Research si dedica anche ad analizzare le ipotesi di voto al secondo turno. E anche in questo caso incorona il sindaco uscente. Abramo batterebbe Ciconte con il 57% dei voti in un faccia a faccia al ballottaggio (con una grossa fetta di indecisi: il 46,9%). E più o meno con le stesse percentuali sconfiggerebbe Bianca Laura Granato, portabandiera del M5s: 57,6 contro 42,4, con addirittura il 49,5% di persone indecise. Una tendenza chiara. Ma è vero che alle amministrative manca ancora molto: gli sfidanti hanno tempo per provare a ricucire il gap statistico e, soprattutto, per convincere i tanti indecisi. Come sempre sono loro la chiave per spostare il trend.

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