Cosenza, stazionaria la donna accoltellata dal figlio
COSENZA Sono stazionarie le condizioni di Elisa Amendola, di 61 anni, la donna accoltellata dal figlio venerdì notte scorso a Cosenza. Dal giorno del tentato omicidio è ricoverata nell’ospedale Annun…

COSENZA Sono stazionarie le condizioni di Elisa Amendola, di 61 anni, la donna accoltellata dal figlio venerdì notte scorso a Cosenza. Dal giorno del tentato omicidio è ricoverata nell’ospedale Annunziata per ferite al cranio, al volto e alla gola. Il gip, lunedì mattina, ha convalidato l’arresto e ha emesso una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del figlio Valentino Amendola, di 35 anni accusato di tentato omicidio.
Il giovane, assistito dall’avvocato Nicola Annetta, nel corso dell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il fatto è avvenuto nella notte di venerdì, in via Lucania, nel quartiere di via Panebianco, nel centro della città. La vittima, nel corso di una lite con il figlio, sarebbe stata prima strattonata finendo a terra dove ha sbattuto la testa e poi accoltellata alla gola con un coltello da cucina. Subito dopo il giovane – secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti – sarebbe andato ad avvisare un parente confessandogli di avere «fatto una cavolata».
Il familiare ha chiamato il 113 ed è accorso sul posto. Gli agenti della polizia, appena arrivati, hanno trovato la donna riversa per terra in una pozza di sangue con vistose ferite al cranio. Il figlio si aggirava nei pressi sconvolto. La mamma è stata portata in ospedale dove è stata sottoposta a intervento chirurgico ed è ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione. Gli agenti della Scientifica hanno sequestrato l’arma del delitto e l’appartamento, contestualmente gli investigatori hanno visionato tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza esistenti nella zona interessata. Il giovane è stato portato in questura dove è rimasto sempre in silenzio. Non ha detto una parola ed è in stato di shock. Le indagini – coordinate dal procuratore capo Mario Spagnuolo, dall’aggiunto Marisa Manzini e seguite dal pm di turno Giuseppe Visconti – hanno permesso di raccogliere una serie di elementi a carico del figlio, come le analisi condotte sugli indumenti e sulle scarpe dove sono state rinvenute numerose tracce di sangue. Secondo una prima ricostruzione il giovane avrebbe colpito la mamma con un coltello da cucina provocandole una profonda ferita alla gola.
La donna fa la collaboratrice scolastica e ha altri figli. Il giovane, invece, è disoccupato. Già in passato le forze dell’ordine erano intervenute per alcuni litigi. Alla base delle aggressioni ci sarebbero continue richieste di soldi da parte del figlio alla mamma.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it