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«I lavoratori della Bcc di Cittanova non sono operatori della ‘ndrangheta»

Dopo il commissariamento della Bcc di Cittanova, le organizzazioni sindacali First Cisl e Fisac Cgil, «pur prendendo atto dei fatti rappresentati e del provvedimento adottato, ritengono – si legge …

Pubblicato il: 07/04/2017 – 14:06
«I lavoratori della Bcc di Cittanova non sono operatori della ‘ndrangheta»

Dopo il commissariamento della Bcc di Cittanova, le organizzazioni sindacali First Cisl e Fisac Cgil, «pur prendendo atto dei fatti rappresentati e del provvedimento adottato, ritengono – si legge in una nota – che dalla diffusione di notizie che riguardano specifiche irregolarità, possa scaturire una percezione negativa e generalizzata dell’Istituto e dei suoi dipendenti, che farebbe torto al merito di una realtà bancaria territoriale che da decenni contribuisce al sostegno delle famiglie e dell’economia locale, ma pur anche a tutti quei dipendenti che con il proprio lavoro, con onestà e nel rispetto delle previsioni normative, hanno da sempre contribuito a queste attività». Pertanto le organizzazioni sindacali «confidano che l’operato dei Commissari possa ripristinare le condizioni di massima legalità consentendo così il più rapido ritorno alla gestione ordinaria». First Cisal e Fisac Cgil ricordano inoltre come recentemente la Bcc di Cittanova «è stata considerata centro di aggregazione per altre realtà bancarie, nell’ambito di un progetto di fusione per la costituzione di un importante polo del sistema del Credito Cooperativo nel Centro-Sud Calabria». «Inoltre la Banca – prosegue la nota – rappresenta un’importante concretezza economica, con circa 1.600 soci e 18.000 clienti e, da circa due anni, ha avviato un piano di rilancio per il perseguimento di indirizzi di maggiore efficienza, economicità, nonché sviluppo e miglioramento dei servizi rivolti al territorio». «Le organizzazioni sindacali pertanto invitano le istituzioni, le forze politiche, i soci e la comunità interessata a far sì che il patrimonio economico ma anche umano, relazionale e sociale della Bcc di Cittanova – concludono First Cisl e Fisac Cgil – non venga disperso e possa invece continuare a contribuire allo sviluppo socio-economico del territorio di riferimento, auspicando che dall’operato dei Commissari possa emergere lo spaccato di una realtà sana e non presidio di consorterie mafiose».

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