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Tutti i "no" dei movimenti a Occhiuto

COSENZA «Quello che già c’è deve funzionare». Non ha dubbi Claudio Dionesalvi che passa in rassegna che cosa non va nella gestione Occhiuto per la città di Cosenza. Il professore-attivista ha introdo…

Pubblicato il: 10/04/2017 – 16:06
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Tutti i "no" dei movimenti a Occhiuto

COSENZA «Quello che già c’è deve funzionare». Non ha dubbi Claudio Dionesalvi che passa in rassegna che cosa non va nella gestione Occhiuto per la città di Cosenza. Il professore-attivista ha introdotto la singolare conferenza stampa organizzata davanti alla statua di Alarico – alla confluenza dei fiumi Crati e Busento – e promossa da comitati e associazioni create per il recupero del centro storico e di altri luoghi della città. Dionesalvi ha definito «clientelare» la gestione della città e tra le tante emergenze da affrontare ha citato ospedale, centro storico e trasporti. I rappresentanti del Comitato “Piazza piccola” ha affrontato anche la questione rom e centro storico: «Vogliamo che ci sia pure un recupero sociale».
La professoressa Marta Maddalon ha evidenziato «l’importanza di combattere una battaglia, ma bisogna capire che siamo dalla stessa parte. Stiamo parlando di una presenza quotidiana sul territorio che preveda quel che succeda. Come i crolli nel centro storico che sono prevedibili». Mario Bozzo del comitato “No metro” ha ribadito che «la metro è totalmente inutile sia perché non c’è l’utenza e sia perché la città viene divisa in due. Una metropolitana concepita in questo modo è un’ulteriore penalizzazione del centro storico». Oscar Greco di Usb che è intervenuto, invece, sulla questione stadio: «Se le strutture sportive vecchie versano in condizioni precarie, non capiamo che senso abbia concepire uno stadio faraonico. Quello che non ci convince è la gestione privatistica di tutta quell’area. Che cosa si intende fare della zona di via degli Stadi? Sarà appunto una gestione privata? Ma quali sono le priorità che il sindaco vuole dare a questa città?». Francesco Campolongo del comitato “Acqua pubblica” ha sottolineato come questo incontro sia «una campagna di buon senso per dire sì a un’altra città. Non condividiamo la gestione dell’acqua che la Sorical sta portando avanti».
Il dottore Valerio Formisani, già candidato a sindaco per “Cosenza in comune”, ha ribadito il “no” alla «costruzione di un nuovo ospedale che non è adesso una priorità. Noi siamo per un ospedale efficiente. Prossimamente faremo delle iniziative sul tema della sanità e proporremo anche la creazione di una Casa della salute». Il comitato “Prendocasa” ha evidenziato la doppia valenza del luogo dell’incontro «dietro l’obbrobrio di questa statua di Alarico e davanti al palazzo dell’Aterp che è simbolo di una politica scellerata. Questa città continua a subire il potere dei palazzinari mentre le case popolari cadono a pezzi». 
A concludere il dibattito è stato il professor John Trumper, linguista dell’Unical: «Questa amministrazione continua a confondere il divertimento con la cultura. Una proposta? Rendiamo pubblica la Biblioteca civica che va salvata e che ha delle cose bellissime. Bisogna spiegare agli amministratori che cosa è, ad esempio, la cultura diffusa». Dionesalvi ha annunciato che «nelle prossime settimane ci saranno iniziative più efficaci con gli strumenti che ci caratterizzano e come abbiamo sempre fatto perché noi il permesso di scendere in piazza non lo chiediamo a nessuno».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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