Nel corso degli ultimi mesi, con la responsabilità e la pazienza imposta dal ruolo e con la piena consapevolezza delle necessità del sistema agricolo ed agroalimentare calabrese, abbiamo ascoltato tutti i protagonisti del mondo consortile cercando – evidentemente – di considerare e valutare ogni indicazione e giungere ad una soluzione il più possibile sostenibile e condivisa.
Le posizioni espresse erano molte e spesso contrastanti ma, grazie all’interlocuzione con i Consorzi di Bonifica, con l’Anbi Calabria, con le organizzazioni di rappresentanza e con i sindacati, ieri abbiamo finalmente raggiunto un risultato più che positivo. Il consiglio regionale ha, infatti, assunto due decisioni storiche che superano le polemiche degli ultimi anni ed intervengono sulla legge 11 del 2003 che, all’epoca, avviò una profonda e radicale riforma del sistema consortile calabrese.
Intanto abbiamo definitivamente superato le obiezioni sulla natura, correttezza ed appropriatezza dei tributi consortili; come palesato, a più riprese, nelle discussioni avute in Commissione Ambiente la legge 11 prevedendo l’obbligo di corrispondere il tributo in presenza di un beneficio “diretto, indiretto e potenziale” ha causato innumerevoli polemiche sfociate, peraltro, in centinaia di ricorsi alle Commissioni Tributarie provinciali.
Con la decisione assunta dal Consiglio Regionale abbiamo modificato il sistema e da oggi il tributo è sì dovuto ma solo quando si ottiene un evidente beneficio dovuto all’azione dei Consorzi ed alle opere di bonifica, tanto per gli immobili agricoli quanto per quelli extra-agricoli.
L’altra importante novità, che supera una disattenzione durata più di un decennio, è l’approvazione dei cosiddetti “Piani di Classifica”, lo strumento che consente ai Consorzi di determinare con appropriatezza quando dovuto dai proprietari di immobili che ricadono nel comprensorio consortile.
Mi ritengo, dunque, soddisfatto per il raggiungimento di questi due importanti e contestuali obiettivi; ora il percorso è senz’altro più chiaro e libero da quelle resistenze che hanno reso il lavoro e la gestione dei Consorzi di Bonifica difficile e segnati da forti contrapposizioni.
Ritenevo e ritengo il ruolo degli enti consortili strategico non solo per il sistema agricolo ma anche e soprattutto per il governo del territorio; ecco perché, accanto alle decisioni assunte ieri dal Consiglio Regionale, mi preme ricordare le risorse che abbiamo dedicato ai Consorzi attraverso una specifica misura del Piano di Sviluppo Rurale.
Su precisa indicazione del presidente Oliverio abbiamo portato avanti un lavoro silenzioso e durante il quale, in più occasioni, è stato necessario subire polemiche ma, come è noto, i risultati non si raggiungono attraverso le forzate contrapposizioni e dunque il mio ringraziamento va a chi ha proposto leggi di riforma del settore consortile, i sindaci di alcuni comuni della provincia di Cosenza e moltissimi cittadini, ai consiglieri regionali, ai sindacati ed alle organizzazioni agricole.
Questa vicenda testimonia, in maniera incontrovertibile, come e quanto sia possibile intervenire per introdurre elementi utili allo sviluppo dell’agricoltura regionale; l’auspicio è che, per altri temi e senza polemiche, si possa tutti assieme lavorare a beneficio del territorio, dei cittadini, del sistema agricolo.
*Consigliere regionale con delega Agricoltura
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