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Valli Cupe, anche il Corsera contro il poltronificio di Oliverio

CATANZARO Anche il Corriere della Sera si occupa del blitz contro le Valli Cupe messo in atto dal governatore della Calabria Mario Oliverio. Il quotidiano, con un articolo firmato da Gian Antonio Ste…

Pubblicato il: 08/05/2017 – 8:37
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Valli Cupe, anche il Corsera contro il poltronificio di Oliverio

CATANZARO Anche il Corriere della Sera si occupa del blitz contro le Valli Cupe messo in atto dal governatore della Calabria Mario Oliverio. Il quotidiano, con un articolo firmato da Gian Antonio Stella, cita i servizi realizzati dal Corriere della Calabria che davano conto dei tentativi della giunta di mettere le mani sulla nuova area protetta della Sila Piccola. Tentativi che si sono in parte realizzati venerdì scorso, con l’approvazione in giunta di una delibera che modifica il sistema di governance della Riserva. Per far nascere, come scrive Stella, «il grand canyon delle poltrone». Oliverio, nella ricostruzione del Corsera, diventa «il Gano di Magonza della Sila, il quale nella veste di governatore della Calabria, ha deciso di mettere il cappello della politica sulla Riserva naturale di Valli Cupe. Un parco inventato, nato e fiorito per merito di un giovane studioso e di un gruppo di appassionati e generosi». Stella ricorda tutte le tappe che hanno portato all’istituzione dell’area protetta, tra cui le ultime: la legge regionale approvata in modo bipartisa dal consiglio regionale e la nomina, ad opera del Comune di Sersale, di Carmine Lupia quale direttore della Riserva. Ma, commenta Stella, «un “marito” solo e per di più non contrattato per la nuova creatura naturalistica è sembrato a Mario Oliverio, l’ispettore Kojak (gli manca solo il chupa-chupa in bocca) che governa la Calabria, troppo poco. Buon Dio! Almeno qualche poltrona in più! E così il governatore ha deciso di cambiare. E di affidare la Riserva a un “consorzio” tra il Comune di Sersale e quello di Zagarise. Il quale possiede solo una porzione minore del territorio (147 ettari contro 500) e delle ricchezze naturali (due siti di interesse contro dieci) ma ha la buona sorte di avere un sindaco amico dello stesso governatore. La dote non è male: 100mila euro della Regione e forse, chissà, qualche milione per le aree protette messo a disposizione dall’Ue. Da spartire metà e metà tra i due Comuni».
Il governatore, malgrado due precedenti “blitz” andati a vuoto, non ha mollato: «Ha insistito e insistito finché, almeno in giunta, non l’ha avuta vinta. Che riesca poi a superare anche gli altri scogli prima del varo definitivo è da vedere. Nel canyon delle Valli Cupe il percorso è piuttosto accidentato».

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