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Rapina alla tabaccheria di Cosenza, fermati due della gang

COSENZA Due giovanissimi sono stati arrestati per la rapina ad una tabaccheria a Cosenza.  Il provvedimento è arrivato a conclusione di un’intensa attività di indagine coordinata dal procuratore ca…

Pubblicato il: 24/05/2017 – 14:35
Rapina alla tabaccheria di Cosenza, fermati due della gang

COSENZA Due giovanissimi sono stati arrestati per la rapina ad una tabaccheria a Cosenza.  Il provvedimento è arrivato a conclusione di un’intensa attività di indagine coordinata dal procuratore capo Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini. Gli agenti della Mobile, in particolare, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Cosenza Giuseppa Ferrucci, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Bruno Tridico nei confronti di due giovani. Si tratta di M.P., di anni 19, e F.P., di anni 20, entrambi di Cosenza, ritenuti responsabili di rapina pluriaggravata e porto di coltello.
In particolare, intorno alle ore 21 dello scorso 18 febbraio, cinque individui, con il volto travisato, uno dei quali armato di coltello, hanno commesso una rapina a Cosenza in una rivendita di tabacchi, in via Monte San Michele.
Nella circostanza, i malviventi riuscirono a portare via 200 euro in contanti, documenti e merce varia, non prima però di avere strattonato e aggredito il titolare dell’esercizio commerciale, a cui uno di loro tagliò il giubbotto con il coltello.
Nell’immediatezza dei fatti, gli agenti prontamente intervenuti, riuscivano a fermare e ad arrestare uno degli autori della rapina, successivamente identificato per M.R. di 21 anni, recuperando parte della refurtiva.
A poche decine di metri dal luogo dove veniva intercettato e bloccato il giovane arrestato, i poliziotti rinvenivano altresì una maglia di tuta blu con chiusura a zip con all’interno arrotolata parte di calze da donna in nylon di colore nero.
Veniva pertanto avviato un successivo approfondimento investigativo da parte della Mobile, sotto il coordinamento della Procura, al fine di giungere all’identificazione degli altri responsabili. 
L’attività della Mobile si sviluppava essenzialmente attraverso la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e con gli accertamenti sui contatti e sulle frequentazioni dell’arrestato, nonché attraverso esami di natura tecnico-scientifica sul materiale sequestrato.
Venivano così individuati due giovanissimi,  arrestati oggi, i quali, sentiti dagli agenti  hanno reso dichiarazioni palesemente contraddittorie.
Al fine di individuare i responsabili della rapina gli inquirenti hanno proceduto al prelievo di alcuni campioni biologici dei sospettati, idonei all’estrapolazione dei relativi profili genetici per la successiva comparazione.
Secondo gli inquirenti, questo accertamento avrebbe dato risultati positivi per quanto concerne i due indagati, per cui gli esiti delle analisi – eseguite sugli indumenti utilizzati dai rapinatori per nascondere le loro sembianze e su cui è stato isolato il dna riconducibile ai due giovani – hanno costituito un dato assolutamente inequivocabile.
Questo, unitamente agli altri elementi raccolti nel corso delle indagini, ha costituito a carico degli indagati un quadro indiziario grave e univoco in ordine alla loro responsabilità per i reati perpetrati, per cui la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip un provvedimento di applicazione di misura cautelare che è stato eseguito nella mattinata di mercoledì mediante sottoposizione dei due agli arresti domiciliari.
Sono ora in corso ulteriori indagini per individuare gli altri componenti del gruppo responsabile della rapina.

 

 

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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