Area urbana Cosenza-Rende, Rossi: «Progetto a rischio per colpa di Manna»
RENDE «L’area urbana cosentina menzionata nel Piano strategico Cosenza-Rende e area urbana 2008-2020, nel Psu (Piano di sviluppo urbano) Cosenza-Rende, nei documenti regionali relativi alla Programma…

RENDE «L’area urbana cosentina menzionata nel Piano strategico Cosenza-Rende e area urbana 2008-2020, nel Psu (Piano di sviluppo urbano) Cosenza-Rende, nei documenti regionali relativi alla Programmazione comunitaria 2007-2013 e in molti altri documenti locali, rappresenta una realtà vissuta quotidianamente da migliaia di cittadini che si muovono con disinvoltura in un ambito territoriale molto più vasto dei confini comunali (260mila abitanti circa) per motivi di lavoro, di studio, di residenza, tempo libero e attività sociali, ma non costituisce ancora un ente giuridico-amministrativo unitario». Lo dichiara in una nota l’assessore regionale al Territorio Franco Rossi.
«Essa – continua – è il risultato di un graduale processo di conurbazione iniziato negli anni 60 che ha dato origine all’attuale città policentrica che si estende senza soluzione di continuità (un continuum urbano di edifici, piazze, residenze, e servizi accessori) nei comuni di Cosenza-Rende rispettivamente capoluogo di provincia e sede dell’Università della Calabria (primo ateneo calabrese per nascita e numero di iscritti), che ne costituiscono il nucleo centrale per densità abitativa, storia, cultura, qualità urbanistica e dinamismo economico e negli altri comuni del circondario cosentino ai quali sono legati da un elevato grado di interdipendenza. Un processo complesso e lungo che corre il rischio di andare in crisi per il venir meno di uno degli attori: la città di Rende. Sono stato amministratore di Rende per un lungo periodo durante il quale abbiamo dato impulso al completamento di quanto programmato contribuendo in modo significativo alla realizzazione di quel sistema urbano integrato programmato ed in via di completamento. Devo però registrare che in questa ultima consiliatura la città registra un graduale arresto del processo tanto faticosamente avviato. Quasi un ritorno indietro rispetto alla qualità complessiva che aveva caratterizzato la città negli ultimi venti anni».
«Leggo dalla stampa – conclude l’assessore regionale – che il sindaco Manna ha intenzione di cambiare ancora una volta la giunta. Non credo che possa essere la soluzione. I problemi vanno affrontati e risolti assumendosene in prima persona la responsabilità».