«No agli hotspot». Berlusconi spalleggia i forzisti calabresi

LAMEZIA TERME È sul tema dei migranti la nuova campagna che i vertici calabresi di Forza Italia stanno portando avanti, lanciandola con una conferenza stampa regionale che si è tenuta lunedì a Lamezia Terme. Tema caldo, a livello politico, e che trova riscontro nelle orecchie tese dell’opinione pubblica. Il dito è puntato contro i tre nuovi hotspot che il governo vuole istituire accanto ai porti di Reggio, Crotone e Corigliano. Gli argomenti sono classici, si parla di invasione, assalti quotidiani, problemi per gli enti locali, questioni di igiene. E non mancano gli attacchi al ministro dell’Interno Marco Minniti.
Presenti alla riunione erano la coordinatrice regionale Jole Santelli, Roberto Occhiuto, Alessandro Nicolo, Wanda Ferro e Nino Foti, Mimmo Tallini, Francesco Cannizzaro, Giuseppe Graziano, Mario Magno, Luigi De Rose e Sergio Torromino. «Il coordinamento ha convenuto unanimemente sulla necessità di una immediata convocazione del consiglio regionale per rinnovarne la composizione dell’Ufficio di presidenza e, condizione indispensabile per poter procedere subito dopo, alla convocazione straordinaria di un consiglio per trattare l’emergenza migranti che viene definita una nuova “questione meridionale”», scrivono al termine dell’incontro.

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Wanda Ferro: è finito il tempo di questo governo regionale

LA LETTERA DI BERLUSCONI Forza Italia Calabria si riunisce e il leader del partito – che avrebbe dovuto partecipare con una telefonata – manda una lettera di sostegno. Parla di «invasione dei migranti» Silvio Berlusconi nella che ha inviato in occasione dell’incontro sul tema “Immigrati”. «Non posso non esprimere la mia profonda preoccupazione per l’emergenza con la quale la Calabria e le altre regioni del Sud sono costretta a convivere», esordisce l’ex presidente del consiglio. La responsabilità di tutto viene imputata a Renzi e ad Alfano: «È stato un accordo firmato da Renzi e da Alfano a consentire che tutti i migranti soccorsi in mare vengano sbarcati in Italia». E per quanto riguarda la Calabria: «Basta considerare il fatto che una delle regioni più belle e con più gravi problemi, la Calabria, è destinata a ospitare ben tre dei sei nuovi hotspot per la raccolta e lo smistamento dei migranti». E continuano le frecciatine a Renzi e Alfano: «Non voglio neppure prendere in considerazione l’ipotesi che questo atteggiamento arrendevole nei confronti dell’Europa sia stato il prezzo per una maggiore flessibilità sui conti che permettesse manovre elettorali ingannevoli». Quindi l’ex Cavaliere saluta affermando di essere vicino ai forzisti di Calabria e dichiarando «inaccettabile l’insediamento di ben tre hotspot nel territorio della vostra regione».

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«MINNITI SVENDE LA CALABRIA» Non sono mancate da parte dei vertici calabresi di Forza Italia gli attacchi al presidente dell’interno Marco Minniti. Lo slogan «Minniti svende la Calabria» campeggiava già nei manifesti della conferenza. La definisce «una situazione tragica a livello nazionale», la coordinatrice di Forza Italia in regione, Iole Santelli. «Sottolineiamo – continua Santelli – che su 97mila sbarchi in Europa in questi ultimi mesi, 89mila sono avvenuti in Italia. In questa emergenza nazionale c’è una emergenza ulteriore che è data dal meridione che è ormai praticamente assalito quotidianamente, una delle regioni più esposte è la Calabria, basta vedere in giro per le nostre coste, per le località turistiche e per le città, alberghi pieni di immigrati, prefetti alla disperazione che cercano di allocare i migranti. Anche gli enti locali sono in affanno perché non si riesce a gestire il problema. Viviamo ogni giorno l’emergenza». Sollevato più volte il problema, attacca Santelli, «le risposte del governo sono state delle boutade. Passiamo dalla minaccia della chiusura dei porti alla minaccia sulla chiusura dei visti. L’ultima trovata è chiudiamo i porti del Sud e apriamo quelli del Nord. Vorremmo capire se il ministro Minniti una posizione ce l’ha e qual è. Al di là delle boutade vorremmo bloccare dietro le parole i fatti che sono già avvenuti, cioè la costituzione dei nuovi hotspot, di cui il 50% sono in Calabria, e la costituzione ventilata di due maxi tendopoli per regione. Se dobbiamo trasformare la Calabria e l’Italia in un accampamento qualcuno ce lo dica». Sentita a margine della conferenza il consigliere regionale Wanda Ferro afferma che quella del partito è una «posizione netta dovuta ai tanti sbarchi che si stanno verificando quotidianamente sulle coste calabresi». «Chiediamo al governo regionale di far sentire la propria voce attraverso anche un consiglio che sarà richiesto oggi all’interno della conferenza di capigruppo, rispetto a quello che dovrebbe essere un diritto per coloro che arrivano, per la giusta accoglienza, ma anche per i tanti deboli calabresi che stanno vivendo situazioni di grande disagio». Intanto il partito in regione si organizza e demanda ai propri coordinatori il compito di tracciare una mappa della questione migranti sui territori. A Lamezia toccherà al coordinatore cittadino Giuseppe Spinelli.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it