È stato presentato lunedì mattina, nella Sala Oro della Cittadella regionale a Catanzaro, il nuovo bando sull’edilizia sociale, da oggi sul Bollettino ufficiale, rivolto esclusivamente ai Comuni della Regione Calabria. All’incontro con la stampa erano presenti l’assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, il dirigente ai Lavori Pubblici, Giuseppe Iiritano e Paola Rizzo, dirigente al settore Programmazione nazionale e comunitaria.
«Il bando – ha affermato l’assessore Musmanno – segue una fase di verifica che è durata circa 18 mesi e nasce con una particolare attenzione agli effettivi bisogni del territorio. Dopo aver pubblicato per 30 giorni il bando in preinformazione, abbiamo accolto circa un centinanio di osservazioni provenienti dagli stakeholder calabresi. Si è trattato di un lavoro complesso e interistituzionale suddiviso tra il dipartimento ai Lavori Pubblici, quello alle Politiche sociali e alla Programmazione. Tra 20 giorni – ha aggiunto Musmanno – contiamo di pubblicare inoltre un ulteriore bando per il Terzo Settore».
Più nel dettaglio, il bando presentato oggi, che intende promuovere il social housing e la nascita di strutture socio-educative, ha una dotazione complessiva pari a circa 60 milioni di euro, suddivisa in tre azioni distinte: la 9.3.5 (dotazione di 27 milioni) rivolta al recupero e la rifunzionalizzazione di immobili inutilizzati e l’ampliamento, la riqualificazione e l’adeguamento agli standard di settore di strutture già adibite o da adibire a centri diurni per persone con limitata autonomia o a centri per il Dopo di Noi; l’azione 9.4.1 (dotazione di 20, 6 milioni) per il recupero e il potenziamento del patrimonio pubblico e di strutture di proprietà dei Comuni, utili ad incrementare la disponibilità di alloggi sociali e di servizi abitativi per categorie fragili, la sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a soddisfare i bisogni abitativi, anche transitori o temporanei, di specifici soggetti-target e l’adeguamento delle infrastrutture e l’introduzione in via sperimentale di tecnologie di assistenza alle persone con difficoltà motorie e l’azione 9.4.4 indirizzata all’eliminazione delle barriere architettoniche e l’introduzione negli edifici residenziali pubblici di tecnologie in grado di rendere più facile la vita domestica delle persone a mobilità ridotta. «I beneficiari – hanno detto i dirigenti Rizzo e Iiritano – possono essere anche i Comuni in forma associata nello stesso ambito socio-assistenziale». Il termine per l’inoltro delle domande è fissato tra il 15 settembre e il 15 ottobre, mentre l’istruttoria e la validazione dei progetti pervenuti avverrà entro il 31 dicembre 2017. Infine, l’approvazione della graduatoria, a marzo 2018 e la realizzazione degli interventi prevista per marzo 2020.
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