SORIANELLO Ancora un agguato nel Vibonese. A poco più di un mese dall’omicidio del 46enne Salvatore Inzillo, e dopo quasi 4 mesi da un’altra sparatoria in cui (il 2 aprile scorso) aveva riportato solo qualche ferita, nella tarda serata di venerdì, un nuovo agguato è stato teso contro Alessandro Giovanni Nesci, 27enne di Sorianello, raggiunto da alcuni colpi di pistola mentre si trovava a percorrere a piedi una via del centro storico in compagnia del fratello 13enne, affetto da sindrome di down.
Sarebbero stati almeno 4 i colpi di pistola esplosi contro Nesci: il 27enne è stato colpito alla spalla e all’emitorace destro mentre il fratello all’addome. I due, allertati i soccorsi, sono stati trasportati all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia dove, a seguito di un intervento eseguito nel corso della notte, sono stati dichiarati fuori pericolo con venti giorni di prognosi. Sul luogo dell’agguato sono intervenuti i poliziotti del commissariato di Serra San Bruno e gli uomini della squadra mobile di Vibo.
Secondo quanto si è appreso, non si escluderebbe un legame con la faida di ‘ndrangheta che contrappone ormai da anni i clan Emanuele e Loielo, e Nesci, già noto alle forze dell’ordine, sarebbe vicino proprio ai Nesci. L’agguato, come quello costato la vita a Inzillo, è avvenuto in pieno centro storico, dove risiedono sia la vittima dell’omicidio di poco più di un mese fa sia l’obiettivo della sparatoria di venerdì sera.
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