Biblioteca civica sfrattata a Cosenza, appello a Occhiuto e Iacucci
COSENZA Lo sfratto per morosità della Biblioteca civica di Cosenza da una parte dei locali in cui si trova(va) da oltre un secolo ha generato una riunione, convocata in via d’urgenza, della commissi…

COSENZA Lo sfratto per morosità della Biblioteca civica di Cosenza da una parte dei locali in cui si trova(va) da oltre un secolo ha generato una riunione, convocata in via d’urgenza, della commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi. All’incontro dell’organismo consiliare si è registrata la presenza, occasionale, della presidente dell’associazione “Civica Amica”, professoressa Gilda De Caro, accompagnata dal segretario della stessa associazione Eduardo Zumpano. «Sulla scorta delle notizie ricevute – si legge in un comunicato –, la Commissione ha espresso preoccupazione, avvertendo la necessità di provvedere al più presto, onde pervenire al dissequestro dei luoghi e alla restituzione di ogni sala della prestigiosa istituzione culturale alla piena fruizione degli studiosi e degli utenti».
«In particolare – prosegue la nota –, la commissione Cultura rivolge un appello ai soci fondatori della Biblioteca, a cominciare dal sindaco, Mario Occhiuto, e dal presidente della Provincia, Franco Iacucci, affinché sia avviata a soluzione la problematica della Civica e dei suoi dipendenti». «Non è pensabile – è stato fatto rilevare dall’organismo consiliare – che uno dei simboli della cultura cittadina, ospitato peraltro in uno dei plessi monumentali più importanti della città, venga abbandonato al proprio destino e non si intervenga perché la Biblioteca civica possa non solo rinascere, ma tornare a svolgere le sue funzioni di insostituibile presidio culturale del territorio calabrese».