CATANZARO Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha inviato agli uffici preposti del Mibact la richiesta di un tavolo d’ascolto per l’avvio del progetto “Magna Grecia”, il percorso che vedrà la Regione Calabria soggetto proponente di una rete per la candidatura della Magna Grecia a Patrimonio dell’Umanità. Nei mesi scorsi – informa l’ufficio stampa della giunta –, il presidente si era a lungo confrontato su questo tema in più riunioni interlocutorie alla Cittadella con Patrizia Nardi, esperta in valorizzazione del patrimonio culturale e candidature Unesco, con docenti delle Università calabresi e dell’Università di Messina, con amministratori locali e con l’associazionismo culturale allo scopo di verificare la possibilità di integrare e mettere a sistema i programmi regionali per la riqualificazione e valorizzazione della vasta area riconducibile a terre di Magna Grecia e un progetto finalizzato alla fattibilità di un percorso di candidatura, aperto anche alle altre Regioni meridionali, parti storicamente integranti del Sistema delle colonie greche nel Mediterraneo.
«Nella mia qualità di presidente della Regione Calabria, particolarmente sensibile alla storia e all’identità culturale della mia terra – scrive Oliverio nella lettera – sono a informarla che i miei uffici hanno da qualche mese avviato un confronto con il mondo accademico calabrese, con il mondo associativo e con esperti Unesco nazionali e internazionali sulla possibilità di avviare un processo di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale della Magna Grecia, attraverso l’avvio di un percorso di candidatura finalizzato all’ottenimento del prestigioso riconoscimento Unesco. Siamo fermamente convinti che un progetto di tale portata non solo consentirebbe alla Calabria di poter concorrere ad un titolo prestigioso nella Lista del patrimonio materiale – dopo l’importante riconoscimento alla Varia di Palmi per la Lista del Patrimonio immateriale con la Rete delle grandi Macchine a spalla italiane – ma sarebbe di grande stimolo, nel contesto delle importanti misure d’intervento che questa Regione ha già approvato, per una seria e incisiva azione di tutela del territorio oltre che ponte verso la storia della Magna Grecia, la colonizzazione e il rapporto con le nostre popolazioni locali; le premesse di questa grande storia, le conoscenze geografiche piuttosto che la cultura delle leggi, della filosofia e del diritto, della matematica, dell’astronomia; la presenza di scavi archeologici importanti, che testimoniano una civiltà ricca e immanente e che collegano la Calabria alla Grecia e ad altre regioni del Mezzogiorno d’Italia, mi inducono a farmi promotore di questa iniziativa e a chiederle formalmente l’apertura di un tavolo di lavoro allargato ai nostri esperti, che dia la possibilità alla Calabria di guidare un processo e di prendere le fila di un discorso interrotto da epoche storiche meno fiorenti e più oscure di quella dalla quale ha avuto origine l’intera civiltà europea».
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