LAMEZIA TERME Nerina Renda, lametina di 53 anni funzionaria alla Prefettura di Catanzaro, e l’imprenditore Salvatore Lucchino, anche lui lametino, 73 anni, tornano in libertà. Così ha deciso il Tribunale del riesame di Catanzaro. I due restano sotto accusa per corruzione nell’inchiesta della Procura di Catanzaro sul centro immigrati di Feroleto Antico, il Giamal, chiuso lo scorso anno
La Procura di Catanzaro sostiene che Renda eseguiva delle ispezioni prefettizie nella struttura facendola risultare idonea pure se non lo era, e Lucchino che la gestiva intascava i fondi della Prefettura destinati all’accoglienza degli immigrati. I due erano stati posti agli arresti domiciliari lo scorso 28 luglio. Sono difesi dagli avvocati Aldo Ferraro e Antonella Pagliuso.
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