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Cutro, giovane costretto a lavorare nei campi 18 ore al giorno – VIDEO

CUTRO Era stato costretto a lavorare da giorni in un’azienda agricola di Cutro in condizioni d’impiego e di alloggio particolarmente degradanti. Un ragazzo pakistano è stato soccorso dai finanzieri d…

Pubblicato il: 22/08/2017 – 10:14
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Cutro, giovane costretto a lavorare nei campi 18 ore al giorno – VIDEO

CUTRO Era stato costretto a lavorare da giorni in un’azienda agricola di Cutro in condizioni d’impiego e di alloggio particolarmente degradanti. Un ragazzo pakistano è stato soccorso dai finanzieri del Comando provinciale di Crotone che hanno denunciato un uomo di 55 anni per intermediazione illecita e caporalato. Il ragazzo si è rivolto alla Guardia di finanza di Crotone con una telefonata di aiuto in inglese ed è stato rintracciato ancora in preda al terrore in una zona campestre nel territorio della cittadina del crotonese tra la vegetazione e un corso d’acqua. L’intervento dei finanzieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Crotone nell’ambito di un’operazione denominata “Radici”, ha portato alla scoperta delle condizioni di lavoro e di vita del cittadino straniero individuando le responsabilità del cinquantacinquenne di Cutro con precedenti per maltrattamento di stranieri.
Commentando l’operazione, il colonnello Emilio Fiora, comandante provinciale della Guardia di finanza, ha evidenziato la sinergia con la Procura di Crotone che ha permesso di raccogliere la richiesta d’aiuto e localizzare il telefono con cui il ragazzo pakistano ha contattato le Fiamme gialle: «Viveva in condizioni inverosimili. Era sbarcato nel settembre 2016 a Catania – ha aggiunto il colonnello della Gdf – per poi arrivare al centro di accoglienza di Crotone. Una volta libero, è diventato come molti migranti facile preda di persone con pochi scrupoli che cercano forza lavoro gratis. Iniziava a lavorare alle 4 del mattino e finiva alle 10 della sera. Gli venivano lasciati pochi ingredienti con cui provava a mettere insieme un pasto in quel luogo sporco, maleodorante e fatiscente in cui era costretto a vivere. Adesso – ha concluso Fiora – sta bene».